(ASI) In seguito anche alle proteste locali ed internazionali a difesa delle zone ecologicamente sensibili, il governo cinese ha deciso di arrestare le estrazioni minerarie in quelle zone e di liberare dal carcere i manifestanti che erano stati arrestati.
Una fonte tibetana anonima ha detto che “ qui a Dzatoe sono stati messi in più zone pilastri di pietara per delimitare le zone come area naturale protetta. L’anno scorso alcuni membri della nostra comunità sono andati fino a Pekino per presentare al governo centrale cinese un appello per proteggere il nostro ambiente. Non hanno avuto paura dei possibili rischi ed ora siamo contenti che questo grave problema si stato risolto. Documenti con i sigilli governativi che sembravano dare l’approvazione del governo centrale per questi lavori, sono stati successivamente trovati falsi”.
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