(ASI) Ora che i sondaggi danno in netto vantaggio il fronte del SI, oltre al governo inglese si stanno preoccupando anche i paesi Europei che temono che una eventuale secessione Scozzese possa avere un effetto domino sulle tante situazioni di instabilità separatista che fermentano in Europa.

"La possibilità di una secessione della Scozia era stata sottovalutata dal governo britannico ma ora, con gli indipendentisti in continua crescita, appare una realtà concreta"  ammonisce Giancarlo Aragona, presidente dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e già ambasciatore italiano a Londra.

Ma c’è anche chi vede in tutto questo la possibilità di un popolo di autodeterminarsi come scrive Paolo Gulisano  esperto di questioni scozzesi :" L'identità del popolo scozzese è forte ed è sopravvissuta nei secoli a numerosi tentativi di sradicamento.

La Scozia è una delle più antiche nazioni europee ed è rimasta indipendente fino a tre secoli fa.

Non ci sarebbe nulla di strano se lo tornasse ad essere". 

La conferenza episcopale scozzese, pur restando neutrale circa la scelta, invita caldamente i cittadini ad andare a votare.

Sul voto influirà certamente la prospettiva di potere essere gli scozzesi gli unici a potere sfruttare le immense risrse petrolifere del Mare del Nord.


  Alessandro Mezzano - Agenzia Stampa Italia

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