(ASI) Il presidente dell’Anp Abu Mazen ha elaborato un piano di pace con colloqui per 9 mesi e l’impegno a concludere l’occupazione entro 3 anni secondo il portavoce del presidente palestinese. Israele ha risposto annunciando nuovi insediamenti di coloni in territorio Palestinese espropriando l’area di Gush Etzion, vicino Betlemme.

Secondo il ministro europeo Mongherini gli insediamenti sono ILLEGALI ed ostacolano la pace. Soltanto il ministro dell’Economia del governo Netanyahu, Naftali Bennet, si è espresso sulla questione, affermando che questa scelta “è un’adeguata risposta sionista all’omicidio”, in riferimento al rapimento  dei tre ragazzi Israeliani che ha portato allo scontro tra Hamas e l’esercito israeliano. La reazione palestinese non si è fatta attendere. Hanan Ashrawi, del Palestinian National Council (PNC), sostiene che Israele voglia “eliminare i palestinesi dal territorio, arrivando alla soluzione di un unico stato israeliano“. La decisione del governo israeliano viene dopo la diffusione del crollo di consensi nei confronti di Netanyahu al termine dell’operazione “Protective Edge“, durante la quale ci sono stati 2200 morti palestinesi e 64 israeliani. Durante i 50 giorni dell’operazione, scrive il quotidiano israeliano Ynet, l’appoggio nei confronti delle decisioni del premier aveva raggiunto l’82%, oggi Netanyahu ha perso ben 50 punti percentuali, scivolando al 32%.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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