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(ASI)Quest’anno a giugno in Israele è entrato in vigore un emendamento che prevede il carcere dai tre mesi ai tre anni in un campo di concentramento per chiunque varchi il confine israelo-egiziano in cerca di asilo politico, senza bisogno di un processo. E’ la legge anti-infiltrazione che prevede anche che i cittadini di di “Stati ostili” (come il Sudan) vengano incarcerati a tempo indeterminato. Questa legge non solo sta facendo clamore per la sua durezza ma perché non fa eccezioni nemmeno per i bambini o per immigranti fuggiti dai campi di tortura nel deserto del Sinai. La legge era stata emanata in gennaio ma è entrata in vigore soltanto a giugno a causa di ristrutturazioni e ampliamenti dei campi di detenzione a causa delle centinaia di migranti che varcavano il confine del Paese. Queste strutture sono costituiti per la maggior parte da tende circondate da torrette di vigilanza e recinzioni con filo spinato. Sono stati costruiti non lontano dal confine nel deserto di Negev.

 

Emanuela Marotta - Agenzia Stampa Italia

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