(ASI) Palermo, 19 luglio 2014. Forza Nuova ha reso omaggio a Paolo Borsellino e alle vittime della strage di via D'Amelio. "La Procura di Palermo è un nido di vipere" (Paolo Borsellino).

Una delegazione forzanovista, con il vicesegretario nazionale Giuseppe Provenzale, in rappresentanza di tutto il Movimento, si è recata in via D'Amelio per rendere omaggio alle vittime di una strage di Stato che, come tutte le stragi italiane, a 22 anni dai fatti, sembra destinata a non dover trovare colpevoli.
Dopo aver deposto un mazzo di rose sul luogo della terribile esplosione, la delegazione ha osservato, nel dovuto raccoglimento, qualche minuto di silenzio e preghiera.

Come è nostra consuetudine, Forza Nuova non cerca i riflettori né le ribalte dell'antimafia mediatica e di professione che ogni anno caratterizzano l'evento. Siamo estranei ad un ambiente che porta avanti teoremi dai nomi suggestivi, funzionali al depistaggio e lontanissimi dall'indicare le connivenze, non certo limitate ad una singola fase storica, della gestione a più mani degli appalti e della destabilizzazione stabilizzatrice che, servendosi di criminalità organizzata e Servizi, massonerie, mafie e caste, non solo politiche, hanno mantenuto e mantengono ancora oggi - senza più uomini che le contrastino con il coraggio e il disinteresse di Borsellino e Falcone - che la lunga stagione delle stragi sembra conclusa. 
"L'urgente strage di via D'Amelio" (come la definisce il nostro amico Gioacchino Basile), così come la troppo vicina, e gemella, strage di Capaci che la precedette, presenta modalità davvero eccezionali per non godere di mandanti e coperture ben più potenti di quelle di qualche singolo frammento deviato dello Stato.
Il Sistema, o l'Entità come la chiamò una volta Veltroni, agisce dietro tutte le stragi italiane; di nessuna di esse è dato conoscere la verità, è in gioco la sopravvivenza del sistema stesso.


Forza Nuova Palermo
Ufficio stampa

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