(ASI) Città della Pieve (Pg) – “Sollecitiamo la società Scr Stamperia di Cassina Rizzardi Spa a mettere a punto un serio e ambizioso piano di sviluppo della stamperia capace di penetrare maggiormente i mercati in cui essa è già presente e soprattutto di raggiungerne di nuovi.

Ci appelliamo, inoltre, all’amministrazione comunale di Città della Pieve e al sindaco Manganello affinché tenga molto alta la guardia sulla vertenza e faccia ricorso ai suoi strumenti operativi per difendere i posti di lavoro”. È questo il grido d’allarme lanciato dal coordinamento regionale umbro del Partito comunista in merito alla delicata situazione lavorativa della storica azienda pievese nata oltre quaranta anni fa. “All’inizio degli anni 2000 – spiegano la situazione dal Partito comunista Umbria – l’azienda vantava oltre novanta lavoratori con contratto a tempo indeterminato e numerosi contrattisti. La prima seria contrazione d’organico si è verificata nel 2009-2010 quando uscirono dal ciclo produttivo dieci lavoratori, compreso il direttore, e fu eliminato il reparto controllo qualità. Da allora i contrattisti non sono stati più richiamati. A inizio 2013 erano ancora cinquantadue i lavoratori ma da li a poco per diciotto di loro è cominciata la cassa integrazione che da agosto è diventata cassa a zero ore. Dall’inizio del nuovo anno per i diciotto, a cui si sono aggiunti altri otto lavoratori, è scattata la mobilità che purtroppo è l’anticamera del licenziamento. Al momento lavorano solo 26 operai che però hanno cassa integrazione uno o due giorni a settimana”.

 

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