(ASI) Terni – “Esprimiamo forte preoccupazione, massima vicinanza umana, nonché forte solidarietà politica nei confronti di tutti i lavoratori diretti e indiretti del sito siderurgico Ast ThyssenKrupp di Terni”. È quanto afferma il Partito comunista dell’Umbria dopo il via libera dell’Antitrust Ue alla proposta di riacquisizione di Acciai Speciali Terni e di Outokumpu Vdm da parte di ThyssenKrupp. “Noi comunisti – prosegue – auspichiamo che sia quanto prima messo a punto un serio e ambizioso piano industriale, caratterizzato dalla presenza di forti e massicci investimenti in tecnologia e innovazioni di processo e di prodotto, atto a rilanciare fortemente il sito di viale Brin, che, lo ricordiamo, è uno dei pochi impianti europei a circuito integrato, in modo da tutelare tutti i lavoratori diretti ed indiretti dello stabilimento ternano”

“L’Ast e le sue eccellenze siderurgiche – commenta ancora il Partito comunista dell’Umbria – hanno 130 anni di storia, lo stabilimento di Terni è un sito integrato all’avanguardia, pioniere in tante tecnologie e, ad oggi, rappresenta la più grande azienda dell’Umbria in termini di numero di addetti, fatturato e quota dello stesso che viene destinato a ricerca e sviluppo. Senza l’attuale assetto dell’acciaieria, la nostra regione sarebbe davvero ridotta a ben poca cosa”.

“Sollecitiamo – conclude il Partito comunista dell’Umbria – fortemente la Regione Umbria e ancora più il governo italiano e tutti gli eruoparlamentari eletti in Italia centrale a tenere molto alta la guardia e a produrre il massimo sforzo affinché la vertenza dell’acciaio ternano sia sotto i riflettori e siano preservati tutti i 2.700 posti di lavoro diretti e i circa 2mila posti di lavoro indiretti che ruotano attorno all’acciaieria di viale Brin”.

Per informazioni e contatti con il Partito Comunista dell’Umbria: Giuseppe Tulli  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



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