×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI)Pescara - "Dinamismo", "modernità", sono due delle parole chiave che dovrebbero connotare la città di Pescara che, per vocazione naturale, avrebbe dovuto in questi anni puntare a svolgere un ruolo di guida nella diffusione del concetto di Smart City. Con questo termine ci si riferisce alle cosiddette "città intelligenti", vale a dire quelle in cui le implementazioni tecnologiche e logistiche sono volte a migliorare la vita dei cittadini, con una gestione più oculata delle risorse e i vantaggi che ne derivano anche in termini ambientali.Purtroppo, invece, ancora una volta il provincialismo e la miopia della classe politica cittadina hanno tarpato le ali al capoluogo adriatico.Appena pochi giorni fa, iCityLab - organizzazione del Forum PA - ha pubblicato il rapporto annuale delle Smart Cities italiane che vede Pescara relegata ad un pessimo 65mo posto sui 103 capoluoghi esaminati.La Grande Pescara deve invece divenire Città Intelligente - al pari di quanto hanno fatto e stanno facendo altre importanti realtà del centro Italia, da Roma a Bari - liberando le energie che per troppi anni sono state represse.

 

La classifica generale delle smart cities italiane è disponibile sul nostro sito www.lagrandepescara.it

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere