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La sepoltura di Priebke: un caso di disumanità ” über alles”
(ASI)Non deve  stupire il comportamento di certi ebrei, cristiani, progressisti e “benpensanti” italiani e non, che dando prova di  suprema “umanità”, si ostinano a negare persino una qualunque sepoltura al corpo di un defunto -

lasciando così capire che il cadavere del capitano Erich Priebke potrebbe essere tranquillamente abbandonato in pasto agli avvoltoi e ai cani randagi. E le parole dell’ordinario militare dell’esercito italiano  Marcianò, dal quale ci si sarebbe aspettati pietà e coerenza cristiane, non lasciano ben sperare.

Basta tenere conto di quello che si è fatto in Palestina, sotto quasi universale silenzio, negli anni passati quando si è arrivati addirittura a spianare con le ruspe interi cimiteri mussulmani, cancellando definitivamente  memoria storica e cinicamente violentando ogni senso di rispetto umano e  la sensibilità sofferente dei parenti dei defunti.

Quel che è peggio è  che tutto è stato fatto secondo un piano che prevede la cancellazione  di ogni presenza dei mussulmani, che sono lì da appena… 1.400 anni. E - indovinate un po’?- per costruire centri commerciali ed alberghi per i magnati della finanza internazionale. Disumani qui, disumani lì, disumani sempre?

Tuttionessuno

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