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Teatro, a Perugia “Il principe myskin”,  tratto da l’idiota” di  Dostoevskij”
(ASI) Il “Principe Myskin”, spettacolo teatrale in due atti, tratto dal romanzo “L'Idiota” di Fëdor Dostoevskij, chiude il festival “Bagliori d’Autore 2013”. Giunta all’ottava edizione, la rassegna ha animato la scena culturale a Perugia e registrato presenze attente e numerose durante dieci giorni di iniziative che hanno spaziato dalla letteratura alla musica, dal cinema al teatro, tutte ispirate dai temi dell’opera del grande scrittore russo. L’ultimo appuntamento è in programma al Teatro della Sapienza con tre spettacoli: sabato 2 marzo alle ore 21 e domenica 3 alle 17 e alle 21.

Al centro della pièce le vicende Pietroburghesi del principe Lev Nikolàevic Myškin, tornato dalla Svizzera (Paese in cui Dostoevskij iniziò a scrivere il romanzo nel 1867) dopo essere stato afflitto dal male definito “idiotismo”.

Ne "L’Idiota", vera e propria opera-antologia di Dostoevskij, si sviluppano molti dei temi cari dell’ autore. Temi sviluppati alla luce di una delle convinzioni più caratteristiche dell’autore, secondo la quale la forza che fa progredire le società non dipende dalle condizioni materiali di vita che esse sono in grado di sviluppare, ma da origini più profonde, seppur indefinibili e inclassificabili.

Ed è in una di queste società in crisi di identità che Dostoevskij proporrà un modello inedito come possibile soluzione ai mali più atavici. Proporrà un Cristo umanizzato, "un uomo del tutto buono", un individuo così lontano dai tempi così malsani della sua epoca, che il suo messaggio così astratto e puro, non potrà che venir travisato dalle morbose contraddizioni di un mondo in eterno declino.

Fra la famiglia del generale Epancin e quella del generale Ivolgin, il principe Cristo si troverà a confrontarsi con sentimenti e vicissitudini totalmente terrene fra cui l’amicizia e l’innamoramento. Ed è proprio in questo ambito che Dostoevskij svilupperà le scene più potenti della storia nelle vicende amorose che coinvolgeranno lo stesso Myskin, la seducente Nastassja Filippovna, il passionale Rogozin, e l’imprevedibile Aglaja, figlia della generalessa Lizaveta.

Alternando emozioni puramente astratte a una focosa indole di possesso, l’autore svilupperà senza soluzione, l’eterno enigma dei sentimenti umani, fra desiderio di vendetta e spirito di autoaffermazione.

Lo spettacolo, in scena per la regia e l’adattamento di Bruno Taburchi, descrive attraverso i suoi quattordici personaggi, fra cui la giovane Stephanie, occhio parigino esterno ai confini russi, le tante facce di una società malata di nichilismo come quella dell’epoca dell’autore, ripercorrendo le tappe cruciali del testo originale ed esplorando le infinite sfaccettature dell’animo umano. Il prezzo dell’ingresso è di 10 euro (6 il ridotto).

 

Redazione Agenzia Stampa Italia

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