Trieste vuole rilanciare la Ferriera di Servola

(ASI) Trieste - La priorità del mondo odierno è quella di coniugare lavoro e tutela dell'ambiente, sviluppando e potenziando il primo e rispettando e valorizzando il secondo. La ferriera di Servola a Trieste, intende realizzare

entrambi gli obiettivi, tramite un accordo che prevede la salvaguardia di 410 posti di lavoro e soprattutto l'impegno da parte dell'imprenditore Giovanni Arvedi di riconvertire il sito industriale, assicurando così la mancanza di inquinamento e l'abbattimento di tutte le emissioni fumogene. Tutto ciò si otterrà grazie all'adozione di tecnologie di assoluta avanguardia, che prevedono la totale "pulizia" della cokeria, che risulterà limpida come le acque del golfo triestino.

A Cremona già si sta dimostrando che l'inquinamento può essere pari  a zero, grazie all'ausilio di strumenti e risorse adeguate. Attualmente, l'ARPA (Agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente) sta verificando tramite controlli ed ispezioni se le parole corrispondono a fatti reali.

Quanto prima i risultati saranno di dominio pubblico, e l'uomo, ancora una volta, potrà dimostrare che si può produrre, guadagnare e vivere in armonia con l'ambiente che ci circonda. «E a Servola si arriverà a 700, forse 800 dipendenti nel giro di due o tre anni», annuncia Arvedi. Un bel salto di qualità, in una città che cerca disperatamente lavoro per i suoi cittadini.

 

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

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