Inizia la Legislatura, UNCEM e l'agenda per il nuovo Parlamento e per il  Governo. Impegni necessari per montagna, territori, ambiente, aree interne, enti locali

uncem(ASI) "Nel giorno in cui a Roma prende il via la nuova legislatura, Uncem ha scritto una lettera di congratulazioni a tutti gli eletti in Piemonte, Senatori e Deputati.

La nota, a firma del Presidente della Delegazione piemontese Lido Riba, è accompagnata dall'Agenda Uncem per la nuova legislatura, che include molti degli elementi già sottoposti ai candidati in campagna elettorale e che è già diventata strumento per il dibattito a partire da quanto vi sarà da fare nei prossimi mesi e anni attorno, in particolare, a montagna, territori, ambiente, aree interne, enti locali, legame aree urbane e montane, strategie europee, pianificazione e progettualita, organizzazione dei servizi ai cittadini. "È il nostro concreto modo per fare gli auguri a quanti sono stati eletti e oggi iniziano un percorso importante per il Paese, tantopiù in questa fase - spiega Riba - È un momento molto complesso ma sappiamo tutti che l'impegno degli eletti in Parlamento, con i Partiti e i Gruppi, e soprattutto del Presidente della Repubblica saranno decisivi nel dare all'Italia una stabilità politica che consenta crescita e coesione. Così da poter iniziare presto un lavoro intenso di analisi, concertazione, interazione della nostra Delegazione Uncem con i Parlamentari. Le cose da fare sono molte e non va smontato quanto di importante fatto nella scorsa legislatura". Uncem ricorda la Strategia nazionale Aree interne, il Collegato ambientale, il Collegato agricolo, la legge sui piccoli Comuni, il rifinanziamento del fondo nazionale montanga, il testo unico sul vino, la Strategia sulle Green communities, la Strategia per lo sviluppo sostenibile.

Cinque le parole chiave dell'Agenda Uncem per la nuova legislatura: Autonomia, Libertà, Partecipazione, Energia, Sussidiarietà. Valori forti alla base di ogni iniziativa, proposta, legge, documento in favore dei territori montani, delle aree interne, delle politiche per ambiente, paesaggio, territori. Il documento Uncem declina in sedici punti le necessità, le opportunità per territori ed enti locali. Si parte con la Strategia Aree interne, da rendere strutturale, con l'attuazione della legge sui piccoli Comuni, con la revisione del Testo unico degli Enti locali e della legge 56/2014, volta a semplificazione e miglior organizzazione. Fiscalità peculiare e riforma del Catasto sono decisive. Agricoltura multifunzionale, turismo nei borghi, gestione forestale attiva, valorizzazione dei prodotti, sono pilastri dello sviluppo locale. Prevenzione del dissesto, "cura" del territorio, manutenzioni, si collegano a una nuova efficace declinazione della green economy attuando il Collegato ambientale. Su scuola, welfare, trasporti, mobilità e viabilità si giocano le opportunità di rinnovare e migliorare i servizi, rendendoli "su misura", plasmati sui territori, sui singoli, sulle fasce deboli. Rivitalizzazione dei borghi, attenzione ai beni culturali e alle lingue minoritarie sono imprescindibili. Per trattenere persone, imprese, famiglie, giovani, fermare lo spopolamento e attrarre nuove forze, nuove idee, nuove aziende. Non solo risorse, ma soprattutto politiche. Scelte e concertazione, analisi e dialogo del Governo e del Parlamento con i territori. Coordinamento stabile con le Regioni. Il piano Uncem si chiude con le due grandi sfide-opportunità dell'oggi e del domani: la coesione UE - tra nuova programmazione, Strategie macroregionali, uso dei fondi disponibili - e l'innovazione, tra banda ultralarga, divario digitale da ridurre, Agenda per la PA, servizi per una "society 5.0", dove le comunità - autentico patrimonio dei territori, pilastro dello sviluppo - incontrano e si rigenerano nell'innovazione. Una cifra della nuova legislatura: innovare e ascoltare. Con un sistema di Enti locali forte, un nuovo legame tra aree interne e aree urbane, una valorizzazione delle reti e delle eccellenze territoriali che fa bene all'Italia".

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