ILVA. Labriola (Misto): "Inquinamento Taranto Non si risolve con riduzione CO2"

(ASI) “Ben venga la riduzione delle emissioni di C02 dagli stabilimenti dell’Ilva, prospettata da Arcelor in cordata con Marcegaglia, ma deve essere chiaro a tutti che all’origine dell’inquinamento di Taranto ci sono le diossine e le microparticelle, che continueranno a rendere l’aria respirata dai lavoratori e dai cittadini dannosissima per la nostra salute”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.

“Ilva è un’azienda fatiscente, la cui attività mette a rischio l’incolumità di tutti – prosegue Labriola –. I parchi primari scoperti continuano a disperdere polveri ovunque, avvelenando migliaia di ettari di terreno agricolo e inquinando le falde acquifere. Per di più la tecnologia utilizzata dall’acciaieria è quanto di più antico e meno ambientalmente compatibile possa esistere. Taranto e i suoi abitanti sono stanchi di una propaganda di Stato che ha dispensato sempre e solo bugie, ed esigono chiarezza e rispetto. Si introducano da subito rilievi trimestrali sulla qualità dell’aria, in modo da rendere il monitoraggio più attendibile. Una rilevazione annuale appiattisce infatti il risultato finale, falsandolo, senza appurare i picchi di inquinamento e i relativi danni”.

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