Marine Le Pen: «Prima la Francia, il Paese davanti a tutto»

«L’Ue è un fallimento non ha mantenuto nessuno dei suoi impegni. Se sarò eletta convocherò entro sei mesi un referendum per la Frexit, in programma c’è anche l’uscita dalla Nato e dall’euro, per ripristinare il franco come moneta nazionale»

MarineLePen(ASI) Lione - L’europarlamentare e presidente del Front National, Marine Le Pen candidata all’Eliseo nelle prossime elezioni presidenziali ha lanciato nel comizio dello scorso 5 Febbraio forti segnali all’Europa e alla Nato.

Erano circa 3000 i militanti al grido di «On est chez nous! On est chez nous!», durante il comizio a sostengono della candidata del Front National per le elezioni presidenziali francesi che si svolgeranno in due turni, il 23 aprile e il 7 maggio 2017.

La candidata francese nel suo discorso di Lione ha subito chiarito la posizione del Front National: «Io sono la candidata della Francia del popolo contro la destra dei soldi e la sinistra dei soldi» annunciando inoltre che se diventerà il prossimo presidente della Francia procederà con il voto a ben due referendum: il primo sull’Europa, infatti in caso di elezione Marine Le Pen negozierà l’uscita dall’euro e dall’Unione europea con Bruxelles, ma saranno i francesi a decidere se approvare oppure no quanto deciso dalla Le Pen aggiungendo inoltre di lasciare l’Alleanza Atlantica per provvedere da sola alla difesa della Francia.

«L’Ue è un fallimento – afferma Le Pen - non ha mantenuto nessuno dei suoi impegni. Peggio, ci ha messo sotto tutela, ci tiene con il guinzaglio corto».

«Rimanendo nell’euro si paralizza la nostra economia, si mantiene la disoccupazione di massa e si dà all’UE la leva per imporre le sue visioni, le sue linee guida inette, i suoi milioni di migranti».

«Se sarò eletta convocherò entro sei mesi un referendum per la Frexit, in programma c’è anche l’uscita dalla Nato e dall’euro, per ripristinare il franco come moneta nazionale»

Nel caso in cui i francesi non supporteranno l'idea della Frexit, Marine Le Pen è disposta a lasciare la presidenza: «Se i francesi voteranno contro l'uscita, perché dovrei restare al potere?».

Oltre al referendum sull’Europa, Le Pen prevede anche un referendum istituzionale, che permetterà, «di introdurre la possibilità con un minimo di 500mila firme di andare alle urne per chiedere di fare una nuova legge o per bocciarne una già adottata dal Parlamento».

Non si ferma qui il leader del Front National perché la candidata di estrema destra vorrebbe introdurre anche una tassa del 3% su tutte le importazioni per finanziare l’aumento degli stipendi e delle pensioni più basse, parlando di «protezionismo intelligente», un sistema che permetterà, di tassare le società francesi che hanno delocalizzato all’estero per fabbricare prodotti da vendere poi sul mercato nazionale.

Marine Le Pen, nel frattempo, ha reso pubblico il suo programma elettorale, strutturato in 144 punti. Le Pen intende ritirare la Francia dal comando militare della NATO, ripristinare i confini nazionali e abbandonare Schengen. Nei punti programmatici c’è la lotta al terrorismo vietando organizzazioni collegate ai fondamentalisti islamici, lottando contro le reti jihadiste valorizzando le risorse umane e tecniche di intelligence esterna ed interna.

La Leader non si risparmia neanche sulla globalizzazione e dichiara: «Gli altri popoli ci mostrano la strada, il loro risveglio segna la fine di un ciclo». Il nemico è la globalizzazione: quella dal basso, «con l’immigrazione massiccia», e quella dall’alto «con la finanziarizzazione dell’economia».

La leader del Front National ha promesso inoltre di privare della cittadinanza francese persone con doppia cittadinanza, che rappresentano un pericolo per la sicurezza dello stato, affermando a tal proposito: «quelli che sono venuti in Francia devono aspettarsi la Francia, non pretendere di trasformarla nel loro Paese d’origine. Perché se volevano vivere come a casa loro, dovevano restarci».

Il suo avversario più probabile al ballottaggio del 7 maggio sarà il progressista e europeista indipendente Emmanuel Macron, che propone agli elettori francesi cose radicalmente opposte a Marine Le Pen e al Front National.

Secondo tutti i principali sondaggi Marine Le Pen dovrebbe superare il primo turno con circa il 25 per cento dei voti, e poi andare al ballottaggio con Emmanuel Macron.

Le Pen, nel suo discorso ha elogiato il voto della Gran Bretagna che ha scelto di abbandonare l'Unione Europea e ha invitato la Francia a imitare gli americani elettori di Trump che hanno messo al primo posto i propri interessi nazionali. «Penseremo tutti al locale, non al globale».

Le Pen non ha rinunciato ad esprimersi anche sul tema dell’immigrazione: «Quando si aspira a stabilirsi in un paese, non si comincia con il violare le sue leggi. Non si comincia dalla rivendicazione dei diritti: non ci sono e non ci saranno altre leggi e valori in Francia che non siano francesi».

Nel suo video di presentazione lanciato a Lione la Leader del Front National afferma: «Sono una donna e come donna sento come violenza estrema le restrizioni delle libertà che si moltiplicano in tutto il nostro paese attraverso la diffusione del fondamentalismo islamico»- Aggiunge inoltre- «sono una madre e sono un avvocato», e per questo spiega di avere una «sensibilità particolare per la sorte delle vittime confrontata all’impunità dei criminali» conclude «Se dovessi definirmi risponderei semplicemente che sono intensamente, fieramente, fedelmente, evidentemente francese».

Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia

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