Venezuela e Cina puntano a rafforzare relazioni bilaterali

China y Venezuela(ASI) Nel corso di un incontro avvenuto a Pechino i funzionari del ministero degli Esteri cinesi e venezuelani hanno ribadito che le relazioni bilaterali tra i due paesi hanno raggiunto un alto livello di sviluppo che però può ulteriormente migliorare. Il vice ministro degli Esteri per l'Asia, il Medio Oriente e l’Oceania del Venezuela, Felix Plasencia e il Vice Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, Wang Chao, si sono infatti incontrati in occasione della creazione della sottocommissione politica di monitoraggio per le relazioni bilaterali ad alto livello (Cman) tra Pechino e Caracas; un’iniziativa che mira a rafforzare ulteriormente i legami tra i due paesi.


Nel corso della riunione, avvenuta presso la sede del ministero degli Esteri di Pechino Wang Chao ha accolto il suo omologo venezuelano con tutti gli onori ribadendo l’importanza che la Cina ha nei confronti del paese indio-latino.
Nel suo intervento Wang ha ribadito che i buoni paesi hanno ottimi rapporti vantaggiosi per entrambi i partner e che la cooperazione bilaterale si sviluppa senza problematiche soprattutto per quanto il settore energetico, quello minerario e quello delle infrastrutture.
Da parte sua il vice ministro Plasencia ha confermato il buon livello raggiunto dalle relazioni bilaterali aprendo alla volontà di rafforzarlo ulteriormente spiegando: “Il rapporto con la Cina non è per noi ciclico, ma strutturale e di lungo termine”. Plasencia ha anche annunciato che il Venezuela è pronto per l'apertura anticipata dell’Istituto Confucio di Caracas, che rappresenta un successo per entrambe le parti.
La Cina e il Venezuela hanno stabilito relazioni diplomatiche il 28 giugno 1974.
A partire dagli anni '90, la cooperazione economica e tecnologica bilaterale è in costante crescita soprattutto nei settori dell'energia e delle miniere, dell'agricoltura, delle infrastrutture e dell'alta tecnologia. Il Venezuela è la prima destinazione degli investimenti cinesi in America Latina e nei Caraibi, con più di 2 miliardi di dollari.

Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia

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