Al museo “Crocetti” di Roma, successo del piemontese Jack Tuand e di altri artisti alla mostra “Brani dello Spirito”

thumbnail(ASI) A Roma, presso il Museo Crocetti di Via Cassia, durante l’evento espositivo Internazionale “Brani dello Spirito” ( arte liturgica, arte sacra, iconografia classica e contemporanea), curato e inaugurato dal critico d’arte Giorgio Palumbi, si è svolta la cerimonia di avvio al Museo delle Donazioni del Vaticano dell’ opera pittorica ad olio di 2×3 metri dipinta dal pittore piemontese Giacomo Di Corato, in arte “Jack Tuand”, dal titolo: “Ait illi Sequere me”.

Numerosissime le personalità intervenute che hanno ammirato le splendide Opere di questa Mostra, davvero unica per il suo genere , e che , nella magia dell’ attesa , hanno goduto del fantastico concerto pianistico , con posti numerati per l’esclusività, a cura della Fondazione Svizzera “Ressonnance” ed eseguito dalla Pianista Francese Elizabeth Sombart .
n Mostra , Artisti di grande spessore tra i quali l’Architetto Ruggero Lenci, Docente presso la facoltà d’ingegneria di Roma, con un mosaico di pietre dure, ad omaggiare S.Maria Goretti, la Docente di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Roma Veronica Piraccin,i, con una stupenda interpretazione contemporanea della “Sindone”, una splendida icona bizantina di Cristina Munns, di Angelo Friggerio, Marialska Katarzyna, Fogetever Gordon, Di Nicolantonio Enrico (in arte “Dicò”), Rita Delle Noci, con un San Giorgio a china ed a punta d’argento; nonché opere di altri autori, pittori come Cecilia Aguello Sanson, Battistelli Simona, Bianchi Iginia, Cappello Rosanna, Cataldo Giovanna, Giannitelli Claudio, Gudenko Eleonora, Marchinim, e tanti altri. S cultori e vetratisti di elevato livello artistico quali Innocenzio Vigoroso e Federica Frassetto, e lo straordinario mosaicista di enorme talento, Marco Billeri, con due famose Opere : “ Anno zero “ in cui la croce , la prima di altre 6 realizzate nel tempo, è scaturita dall’ inizio della sua malattia , ed è frutto di una lunga ricerca, non solo interiore , che lo ha portato a raggiungere una tecnica originale e personale di intarsio in bassorilievo . E l’altra “ Mistica “ , in cui , durante la fase più profonda della malattia dopo vari esperimenti , riesce a rendere più reale il disegno , uscendo dal piano .
Significativo l’altro quadro di Jack Tuand “Oculis Fides“: che raffigura le mani spigolose di in uomo dedito al lavoro, dedito alla Misericordia e riconoscente del Martirio: che , in questo caso , risulta essere quello di Santa Lucia, alla quale, come sappiamo, furono strappati gli occhi poiché non rinnegava la sua Fede . Dice Jack :” L’uomo non è Santo ma ciò non toglie nulla alla sua purezza d’animo”. Questo dipinto è di preludio alla citata opera “Ait ille Sequere me“, realizzata in 4 mesi: che ha destato molto stupore per la bellissima immagine del Papa Francesco a grandezza naturale, e per quel blu, unico colore che caratterizza tutti i quadri dell’artista (che lo ottiene creandolo da solo con pigmenti naturali) .
A precedere il suo discorso introduttivo, i ringraziamenti di Giorgio Palumbi con doni di riconoscenza per gli ospiti ,e lo svelamento del maestoso dipinto nascosto col sostegno del padre dell’Artista , che per l’occasione aveva accanto a sé tutta la famiglia . Jack Tuand afferma : “ ho cercato di immedesimarsi con dedizione in quel sentimento di Santità più puro ed il mio fine non è ricevere lodi ed applausi ma è quello di far cogliere la grandezza e la bellezza della ricchezza spirituale , essenziale poiché ci guida sia in Vita che in Morte .piuttosto che la ricchezza futile terrena”.

Fabrizio Federici - Agenzia Stampa Italia

 

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