Sant'Andrea, goiello romanico distrutto dall'incuria

(ASI)  Terni. Di fronte al Mercato Comune, a due passi da Largo Manni, sorgono i ruderi di un'antica chiesa, vestigia della sacralità romanica. Un'opera architettonica medievale della quale sono conservate ancora le grate in ferro, le rampe di scale e parte dell'ingresso.

 

Edificata nel XIII secolo, Sant'Andrea è stata sottoposta ai primi lavori di restauro e ampliamento nel XVII secolo. Il suo sottosuolo ospiterebbe ancora le salme di numerosi defunti poiché, come noto, fino all'editto di Saint Cloud del 1804, le strutture religiose erano adibite anche ad ospitare i morti nei proprio sotterranei.

Durante la Seconda Guerra Mondiale l'edificio finì nel puntatore di un bombardiere alleato e raso al suolo. Purtroppo non si trattò dell'unico monumento storico ternano (e italiano) ad essere polverizzato in pochi secondi da un ordigno aeronautico: irrecuperabile, Sant'Andrea è rimasta un rudere; oggi, invece, è la meta preferita di incivili e vagabondi che bivaccano tra i suoi resti facendo scempio delle mura ancora in piedi e lasciando rifiuti e sporcizia in giro.

L'erba è alta e nessuno si preoccupa di potarla: peccato che quella vegetazione appartenga al parco realizzato intorno al tempio cristiano in onore dei valori universali di pace e di concordia.

ASI è stata a Sant'Andrea e ha fotografato la situazione di profondo degrado dell'area della ex chiesa. Vi proponiamo alcuni scatti.

Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia

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