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Machiavelli. Teorico delle crisi. Presentato a Umbria Libri il volume curato dal prof. Luciano Priori Friggi
(ASI) La crisi di ieri e la crisi di oggi. La storia ci insegna che tutto si ripete e che il senso del presente è racchiuso nel nostro passato.

In concomitanza con i cinquecento anni del Principe si è voluto dedicare uno spazio ad un tema senza tempo, tristemente attuale. Una crisi che affonda le proprie radici in tempi lontani e a cui, nella prima età moderna, ceca di porre riparo uno dei personaggi più controversi e discussi della storia, Nicolò Machiavelli.

Nell'ambito di Umbria Libri, un nutrito pubblico di spettatori ha assistito alla presentazione del volume curato dal Professor Luciano Priori Friggi, intitolato "Machiavelli, teorico delle crisi". La lettura dei brani è stata fidata alla nota attrice teatrale, Mariella Chiarini.

Attraverso i contributi di M. Monnier, L. Fournier-Finocchiaro, G. Prosperi, X. Tabet, S. Bertelli, F. Bergoglio, B. Rangoni Machiavelli, sono state ripercorse le varie interpretazioni del pensiero di colui che é considerato il 'padre' della politica moderna, dalla creazione del mito durante il Risorgimento fino alle interpretazioni del Secondo dopoguerra (con la riscoperta dei quaderni di Gramsci) per arrivare ai nostri giorni e alla 'ricezione' di Machiavelli in America.

Come ha voluto sottolineare il Prof. Mario Tosti, neo direttore del Dipartimento della facoltà di Lettere, nel volume è sviluppato un aspetto particolare del pensiero machiavellico:  la crisi come momento fondante della politica. La crisi a cui assiste il 'padre' della politica moderna è quella delle città italiane e il concetto del rinnovamento delle istituzioni e del perseguimento del bene comune come superamento della crisi comune è uno degli elementi costanti dei saggi proposti.

 

Machiavelli, precursore di un'idea moderna di Stato Italiano. Nel saggio ottocentesco di Monnier viene data un'interpretazione di Machiavelli come il primo patriota, colui che avrebbe intuito la necessità di un'unità nazionale, teorizzando il buon governo per ottenere il superamento della crisi.

 

Gli scritti di Machiavelli come strumento dell'anticlericalismo italiano. Nel secondo saggio di cui è autrice L. Fournier-Finocchiaro, intitolato "Machiavelli e la tradizione anticlericale italiana nel XIX secolo" si analizza l'interpretazione del suo pensiero in epoca ottocentesca. In quel secolo non solo si fece leva sull'interpretazione di Machiavelli come primo patriota ma i suoi scritti vennero letti come strumento forte dell'anticlericalismo italiano.  L'autrice riporta il discorso di Vannucci, (accademico della Crusca) che può essere considerato il manifesto dell'anticlericalismo italiano e fa un'analisi penetrante di questo mito ponendo la propria attenzione anche sulla  parte opposta, ovvero i neo guelfi che accusavano Machiavelli di aver sganciato la politica dall'etica.

Mussolini, interprete di Machiavelli. Nel saggio di G. Prosperi, il fascismo compie un'operazione che considera Machiavelli come il primo a concepire l'idea di unità nazionale ma, soprattutto, come il primo teorico dello stato forte, un vero e proprio precursore del fascismo.

Machiavelli nelle interpretazioni del secondo dopoguerra.

É X. Tabet a sottolineare una ripresa di Machiavelli solo a partire dagli anni Cinquanta quando vennero pubblicati i quaderni di Gramsci.

Fra i contributi più importanti vengono ricordati quelli di Croce che difende Machiavelli dall'interpretazione data dal fascismo, considerando Hegel il vero precursore dei totalitarismi. Quello del filosofo è stato definito come una sorta di protezionismo culturale di colui che ha cercato di spianare la strada alla rimozione delle colpe facendo passare il messaggio del cattivo tedesco e del buon italiano.

Anche Gramsci scrisse della necessità di un principe per liberare l'Italia, ma non da intendere come soggetto individuale, bensì come soggetto collettivo, il partito comunista.

 

La ricezione di Machiavelli nel'America del nostro tempo.

Bergoglio sottolinea nel proprio saggio la dualità fra un Bush presidente che avrebbe incarnato lo spirito più volgare del machiavellismo e un Obama che sarebbe stato il migliore erede della tradizione di un Machiavelli liberale.

Il tutto è cucito da un'intervista rilasciata dal Prof. Bertelli.

 

La teoria dei cicli di Machiavelli nell'interpretazione del Prof. Priori Friggi..

Un'ultima innovativa interpretazione contenuta nel volume porta la firma del Prof. Priori Friggi, che ha scoperto e ricostruito la teoria dei cicli di Machiavelli.

" Io ritengo che Machiavelli ragioni per cicli di lungo periodo determinati dalla religione dominante. Avendo una visione biologica della storia umana, ritiene che ogni religione prima o poi scomparirà perché anch'essa sarà oggetto della corruzione e sopraggiungerà una nuova e più vigorosa religione che fonderà una nuova società di lungo periodo. Questa è la teoria di Machiavelli che io ho scoperto e ho ricostruito e che si basa sulla crisi periodica come momento fondante della politica."

Maria Vera Valastro- Agenzia Stampa Italia

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