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Il profumo dell’arte : l’unico balsamo per dimenticare..

Un petalo rosa… per non dimenticare. Mostra itinerante sul tema della violenza contro l’universo femminile, da Perugia a Cosenza.

(ASI) Un’idea folgorante e fulminante è partita dal cuore e dalla mente sapiente di un’artista e una donna non comune: Adele Lo Feudo, pittrice cosentina trapiantata a Perugia, ha dato vita anzi ha fatto fiorire un giardino unico, forse irripetibile, per il mondo dell’arte proiettato nel tessuto sociale e umano. E’ stato circa sei mesi fa che, l’idea originale e affascinante di questa donna ha dato inizio ad una magia unica, che forse rimarrà nella storia della creatività: abbattere attraverso le ali immortali dell’arte il silenzio dell’omertà in cui si cela e si addormenta per sempre il volto straziato e straziante delle donne che hanno avuto impresse per sempre o in parte, la violenza fisica, psichica, sessuale, morale, interiore. Questo volto delle donne usurpato dal cielo nero del dolore si è aperto ai più bei colori della vita e della poesia, dell’amore e della dolcezza, attraverso una Mostra itinerante che ha coinvolto 65 donne artiste, provenienti da tutta Italia e dall’estero. Pittrici, scultrici, poetesse, cantanti, fotografe e stiliste hanno aderito con sapienza ed amore ad un progetto meraviglioso intitolato “Un petalo rosa.. per non dimenticare”. (www.unpetalorosa.altervista.org).

Ciascuna di loro ha donato una propria opera alla Fondazione Roberta Lanzino, onlus che si impegna da molto tempo contro la violenza sulle donne e sui minori e che è stata creata 25 anni fa a Cosenza proprio dai genitori di Roberta, giovane donna strappata alla vita da bruti immorali e indecenti che le hanno portato via il dono più prezioso dell’esistenza.

Le opere create sottoforma di pitture, visioni poetiche, canzoni, sculture varie sono state intitolate e dedicate a donne che hanno subito il grumo ripudiante della violenza e hanno avuto una cornice espositiva molto particolare e suggestiva all’interno della Biblioteca Comunale San Matteo degli Armeni di Perugia,  che ha ospitato la Mostra dal 19 ottobre 2013 al 31 ottobre scorso. L’inaugurazione dell’evento che ha visto coinvolte le artiste presenti con la loro “creatura” donata ai genitori di Roberta Lanzino e alla relativa Fondazione, è stato un momento indimenticabile e molto toccante, che ha seminato nelle coscienze e nei propositi dei partecipanti e degli intervenuti, e soprattutto nella collettività che ha largamente visitato gli spazi espositivi, un varco profumato verso l’avvenire e verso uno spiraglio mutevole di speranza.  Non solo, ma gli intervenuti e le autorità che hanno aderito all’iniziativa artistico-umanitaria hanno fatto da ponte tra l’arte e il sociale, tra la dimensione della creatività portatrice di valori e l’attuazione stessa dei valori nel quotidiano vivere, impegnandosi in un legame reciproco che ha intessuto una nuova vitalità per il genere di proposta umana in cui si è sviscerato il problema della violenza così attualmente vissuta dalla società e dai media..

Le opere suddette ognuna con una propria linfa e un proprio contorno introspettivo, sono state altresì immortalate in un elaborato e fluente Video di immagini, fruibile nel web e intitolato proprio come la mostra “ Un petalo rosa per non dimenticare”. Nel video scorrono immagini, volti, opere, contrasti, visioni, parole in poesia straziante o riflessiva, colori e contorni variegati.. E nello scorrere delle immagini, fa da scenario musicale una colonna sonora il cui verbo scenico sa di speranza in “ I believe in your eyes ” della cantante e poetessa perugina Sarah Minciotti, e di  irriducibile grido ne “La ballata di Lea” della cantautrice calabrese Francesca Prestia, musiciste che hanno partecipato entrambe a questa collettiva sui generis.

Il vero “successo” della Mostra itinerante che ora si è spostata a Cosenza e che verrà presentata il 30 novembre 2013 presso la sede della Fondazione Lanzino, è stata l’ampiezza umana e interiore che ogni partecipante ha voluto donare e manifestare attraverso l’opera creata a partire dall’anima: l’anima che ciascuna donna conserva nel proprio spazio intimo e che solo l’arte riesce a vitalizzare, a far “ Profumare..” Un profumo che non si dimentica, sia quello del dolore, che quello purificante dell’amore, un profumo che risana le ferite e le brutture della società e che porta verso l’oltre, verso quel giardino incantato dove ogni donna è un’essenza diversa ma imprescindibile, e dove ogni donna anche se calpestata sa dare i frutti per un mondo migliore, un mondo in cui il balsamo dell’eterna verità è nell’arte che sta dentro ognuno di noi.

 

Sarah Minciotti  – Cantante, poetessa, musicista, interprete, artista. - Agenzia Stampa Italia

 

 

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