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Il Salone del Libro di Torino 2013, La creatività. Chiave di lettura della ventiseiesima edizione
(ASI) Torino - Tanti ed entusiasmanti gli appuntamenti che in questo venerdì 17 hanno animato il Salone del libro di Torino. Dopo una prima giornata che ha registrato il tutto esaurito per le efficaci 'pillole di cultura' somministrate ai visitatori, fra cui il tanto atteso incontro con lo scrittore cileno Luis Sepúlveda che ha presentato il suo ultimo libro "Ingredienti per una vita di formidabili passioni".

A rendersi protagonista della giornata inaugurale del Salone anche la regione ospite di quest'anno, la Calabria che, in occasione dei 150 anni dalla nascita di uno dei maggiori rappresentanti del Decadentismo italiano, ha voluto rendere omaggio a Gabriele D'Annunzio, attraverso le parole dell'Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri e dello storico Giordano Bruno Guerri.

A catturare l'attenzione dei numerosi visitatori sempre nella giornata di giovedi 16, anche l'intervento di Vittorio Sgarbi, curatore della mostra dedicata all'artista calabrese Mattia Preti, che é stata inaugurata proprio in concomitanza con la fiera del libro.

A dar vita alla seconda giornata di eventi culturali, l'incontro delle 10.30 con Gaetano Quagliariello, Ministro per le Riforme Istituzionali che ha dedicato fiumi di inchiostro alla figura di Charles de Gaulle, utilizzandola come pietra di paragone per analizzare la storia d'Italia in rapporto a quella francese dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.

A seguire, alle ore 12, un altro stimolante incontro con Raffaele Cantone, Gian Carlo Caselli e don Luigi Ciotti attorno al tema della criminalità organizzata in Italia e all'analisi della sua complessa articolazione in cosche, inquirenti, vittime, processi, economia e collusioni.

Una fila chilometrica di lettori si é creata all'ingresso della Sala Azzurra, alle ore 13, per ascoltare la Lectio Magistralis di Luciano Canfora sul tema "Perché i classici ci riguardano", in occasione della presentazione del volume "Disegnare il futuro con intelligenza antica".

Alle 15,30 in Sala Blu, Emilio Colombo e Arrigo Levi, in occasione della pubblicazione di "Per l'Italia, per l 'Europa" hanno racconto i momenti cruciali della Prima repubblica dalla riforma agraria al piano di industrializzazione fino al tracollo della DC.

Ma é stato un venerdì 17 ricco di emozioni anche per il Cile, Paese ospite di questa ventiseiesima edizione del Salone, che ha voluto dedicare il proprio spazio all'incontro con alcuni fra i più importanti esponenti della cultura letteraria cilena, come Gabriela Mistral, prima donna latinoamericana a vincere il Premio Nobel nel 1945, Jorge Edwards, premio Cervantes 1999 e interprete di una cultura cosmopolita aperta alla letteratura internazionale, Oscar Hahn, Premio Nobel 2011, esiliato dalla giunta militare e reputato uno dei più grandi poeti cileni.

Come ha ricordato il Presidente Napolitano, nel messaggio rivolto agli organizzatori e ai visitatori della manifestazione, il Salone del Libro può essere considerato come "La più grande libreria d'Italia perché getta un ponte fra questo evento specialistico e l'opera quotidiana del fare cultura delle librerie (comprese le più piccole e periferiche). Ma se possiamo compiacerci che in 25 anni di vita sono triplicati i visitatori del Salone e più che raddoppiati gli espositori- ha aggiunto il Presidente- non possiamo non tornare a riflettere sulla debolezza di fondo della nostra realtà culturale. In Italia si legge troppo poco. Sono meno della metà gli italiani che leggono almeno un libro l'anno al di fuori dei loro doveri di studio o lavoro." Il Presidente Napolitano ha inoltre auspicato che l'attenzione mediatica rivolta al Salone del Libro possa costituire uno stimolo per contrastare un fenomeno tanto negativo...

Ma accanto a questo una delle chiavi di lettura di questa ventiseiesima edizione é rappresentata dalla Creatività, che aiuta a comprendere i rischi derivanti dal non leggere e che deve necessariamente appoggiarsi alla conoscenza affinché non si risolva in "approssimativa infeconda improvvisazione". É fondamentale che il bambino sviluppi una buona dose di creatività ma é altrettanto importante che il genitore stimoli il bimbo alla lettura , facendogli comprendere l'inestimabile valore di un libro e di quella carta stampata che si va sempre più ingiallendo.

 

Maria Vera Valastro - Agenzia Stampa Italia

La nostra inviata al Salone del Libro di Torino

 

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