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Storia-cultura. I Templari "espugnano" Città di Castello

(ASI) Un affresco quattrocentesco ne copriva un altro. L'immagine che è emersa di recente dai lavori di restauro della chiesa tifernata di Santa Maria della Carità,  è interessante perché presenta motivi iconografici e decorativi che si ritrovano in chiese templari italiane (San Bevignate a Perugia) ed europea (Montsaunès in Francia.).

 Purtroppo si trova ad essere l'unica testimonianza o presunta tale dei Templari  nell'area alto-tiberina, mentre sono documentati ampiamente diversi insediamenti e chiese dell'altro importante Ordine militare: quello di San Giovanni Gerosolimitano, oggi conosciuto come Ordine di Malta. La nuova scoperta è stata occasione  per un qualificato convegno dal titolo:“Un'inedita pittura a Città di Castello”.

Oltre che un'altissima affluenza di Tifernati attenti e motivati, si è registrata la presenza delle maggiori autorità cittadine e quella di diversi studiosi di rinomanza europea.   Lo storico Prof. Mario Tosti ha portato i saluti del Magnifico Rettore dell'Universitò di Perugia, Prof. Francesco Bistoni. Infine, come curiosità, hanno “presidiato” l'austero palazzo comunale, sede del consesso culturale, numerosi frati-cavalieri in abito conventuale bianco colla croce rossa dell'Ordine. Si tratta di un'associazione di volontari soprattutto dell'Emilia Romagna, rigorosamente cattolici, che appartengono all'"Ordo Equester Templi": li guidava il loro Maestro fra Mauro Giorgio Ferretti di Santo Stefano e Val Reno.

Alessandro Bulletti -  Agenzia Stampa Italia

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