(ASI) PHILLIP ISLAND - Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Storia di una Sprint e del gatto Bez che in sella alla sua Aprilia nel circuito di Phillip Island è balzato verso la bandiera a scacchi con l’agilità tipica del felino. Però perché parlare di un gabbiano e tirarci dentro anche Luis Sepúlveda?
Nel libro in questione, un gabbiano finisce in una macchia di petrolio in mare, mentre oggi a rimetterci le penne ce n’è un altro che ha volato troppo basso e si è letteralmente incastrato nell’ala di un Marco Bezzecchi che, nonostante questo inconveniente, volando anche lui sempre basso, con la sua solare modestia sorridente, svetta al primo posto in questa Sprint australiana di oggi.
Ma quanto è inarrestabile questo Bez? Già, perché lo scontro con un gabbiano e un errore in curva 9 che poteva costargli una caduta e travolgere Raúl Fernández non lo hanno fermato nell’intento di raggiungere la vittoria ed esultare. Inquadrato dalle telecamere di Sky, il Bez fa l’occhiolino, alza il pollice e manda baci.
Pensando al Bez, c’è una frase nel racconto dello scrittore cileno Luis che viene alla mente: "È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo". Questo è l’insegnamento che ci dà il Bez. Lui è diverso. Diverso da quello che ci si potrebbe aspettare da un campione che potrebbe pure montarsi la testa, eppure rimane con i piedi ben piantati a terra anche quando potrebbe spocchiosamente saltare di gioia per gli indiscutibili successi che in questo Motomondiale sta incasellando, gara dopo gara, con Aprilia. Quella di oggi è infatti per lui la terza Sprint vinta dopo Misano e Mandalika.
Chissà se domani sarà capace di compiere un’impresa eccezionale, dovendo scontare due long lap penalty a seguito dell’incidente nello scorso Gran Premio d’Indonesia con Marc Márquez. Incidente costato a quest’ultimo un delicato intervento alla scapola destra che lo terrà sicuramente fuori dai prossimi due GP e probabilmente anche dall’ultimo a Valencia.
“Mi piacerebbe riuscirci - dichiara Bezzecchi - ma fare questo tipo di programmi è praticamente impossibile. Ho provato il long lap un po’ di volte, sembra facile ma non lo è perché è pieno di buche e stringe molto, sembra di potere farlo sempre meglio, ma è un attimo sbagliare. Con due da scontare, sarà importante farli bene piuttosto che al limite, in più domani le condizioni saranno diverse e forse anche la gomma posteriore che userò. Sicuramente mi piacerebbe vincere, ma sarebbe un miracolo e i miracoli non succedono spesso. Il mio obiettivo e semplicemente arrivare nella migliore posizione possibile, qualunque essa sia”.
LA SPRINT
Doppietta Aprilia al termine dei tredici giri di questa gara breve: Bezzecchi primo e Rául Fernández (Trackhouse MotoGP Team) secondo, che, dopo essere stato in testa per più di metà gara, ha dovuto cedere passo al 72. Ottimi i tempi gara di entrambi, ma i riflettori sono puntati sul Bez che ha pronto il sorpasso su Raúl e al nono giro, in curva 2 due, chiude il sorpasso e guadagna terreno su di lui.
Grande soddisfazione esprime Fabiano Sterlacchini, direttore tecnico Aprilia: “È stata una giornata estremamente positiva, sia per la doppietta Aprilia sia per il Trackhouse MotoGP Team che in questo periodo sta iniziando a capitalizzare i risultati del grande lavoro svolto. Sono molto soddisfatto per noi e per tutto il team, perché Marco ha un obiettivo importante per l’azienda: consolidare il secondo posto nel mondiale costruttori e provare a puntare anche al terzo posto del mondiale piloti. Domenica la sfida sarà ancora più impegnativa, visto il doppio long lap penalty, ma l’obiettivo è ottenere il massimo”.
Gara poco felice per Fabio Quartararo che, seppur partito in pole con il nuovo record della pista a Phillip Island, sbaglia la scelta della gomma anteriore. La media, anche stando alle sue dichiarazioni, gli compromette l'ottima riuscita della gara. Ne farà tesoro per domani. Ma intanto oggi El Diablo chiude settimo, dietro ad Alex Márquez.
A non lasciarsi scappare la possibilità di salire sul podio è il pilota KTM, Pedro Acosta che al settimo giro si infila interamente in curva 1 e fa un doppio sorpasso su Alex e Miller e si piazza terzo. All’ultimo giro c’è un po’ di bagarre per questo terzo posto tra Acosta, Miller e Di Giannantonio, ma a tenerselo stretto è sempre Acosta che, partito quinto, porta a casa la sua quarta medaglia Sprint. Quarto posto dunque per Miller e quinto per il Diggia.
Disastro in casa Ducati con Francesco Bagnaia che, partito undicesimo, sprofonda quasi subito nelle retrovie a 32 secondi dalle due Aprilia avanti, rimanendo in testa unicamente al compagno di squadra Michele Pirro, il quale chiude ultimo. Terminata la Sprint, si abbassa immediatamente la saracinesca al box della Rossa, non prima di aver visto l’inquadratura di un Pecco seduto, con la visiera chiusa in cui c'è un capo chino che si scuote sconsolato a destra e sinistra. Decisamente un no per lui che, dopo il successo di Motegi, è nuovamente ripiombato in quell'incubo di un feeling inesistente con la sua Ducati. Inoltre Pecco è stato penalizzato di tre posizioni per aver disturbato Bezzecchi durante le qualifiche. Domani partirà quindi in quattordicesima posizione. Stessa penalizzazione avrà Binder per aver disturbato, sempre in qualifica, il francese Zarco. Sarà sedicesima casella di partenza dunque per Binder.
I RISULTATI DELLA SPRINT MOTOGP
Settimo posto per Alex Márquez, ottavo Luca Marini e nono Pol Espargaró. Chiude i primi dieci Enea Bastianini. A seguire Joan Mir, Johann Zarco, Alex Rins e Miguel Oliveira. Quindicesima piazza per Franco Morbidelli. Dietro a lui Ai Ogura, Lorenzo Savadori e Somkiat Chantra. Caduti in gara prima Brad Binder e poi Fermín Aldeguer.
Benedetta Orsini Federici - Agenzia Stampa Italia
*Fonte foto MotoGP Press


