La Domenica Napoletana Rubrica settimanale


A cura di EspeditoDe Marino
espedito(ASI) Inauguriamo questa Rubrica con un approfondimento sul grande Artista Fausto Cigliano  che il 17 Febbraio 2022 ha reso l’Anima a Dio.
Nasce a Napoli il 15/2/1937, l’ultimo degno erede di quella tradizione musicale che ha reso Napoli celebre nel mondo.
Chansonier raffinato, elegante, alla stregua di Roberto Murolo e Sergio Bruni, impreziosisce quel “Pentagramma Napoletano” scritto per Voce e Chitarra, intersecando una vocalità suadente, meravigliosamente arcaica, nello stesso tempo duttile che amorevolmente e intimamente si interseca alla chitarra divenendo corpo ed anima insieme.
Artista colto, dai modus vivendi discreti e sobri, di grande umiltà, legava la Musica alla Vita, la Canzone a Napoli.
Vince il Festival di Napoli nel 1959 con “Sarrà chi sa” scritta da Roberto Murolo e Renato Forlani, cantata insieme a Teddy Reno. E’ protagonista in diversi film e nel 1967 conduce alla TV dei ragazzi il programma “Chitarra Club” e nel 1959 e nel 1962 partecipa al Festival di Sanremo, nel 1964 si ripresenta con “E se domani” che successivamente Mina porta al successo internazionale e che lui poi traduce in napoletano con l’assenso di Mina (cosi mi ha confidato a Sanremo nel 2009 quando io e lui abbiamo ricordato, grazie al Comune di Palinuro che, col manager Silvano Cerulli, ci invio’ a Casa Sanremo, le origini napoletane del Festival della Canzone Italiana grazie al poeta Ernesto Murolo, papà di Roberto che nel 1931 col Maestro Tagliaferri promosse presso il Casino’ Municipale di Sanremo il “Festival Partenopeo di Canti, tradizioni e costumi”). A tal proposito Caterina Balivo il 18/2/2009 ci invita a Rai Uno nella sua “Festa Italiana” nella puntata dedicata a Sanremo e alle sue glorie. Incide svariati dischi e scrive Canzoni e Musiche, riceve numerosi premi e riconoscimenti.
Custode della Melodia (non solo napoletana) vive nei ricordi indelebili che lascia in eredità al mondo della Musica e non solo, nei suoi tratti, fra le sue opere possiamo ispirarci a quella Napoletanità che lo vede assorgere fra i grandi, come Toto’, Eduardo, Viviani, Bovio, Di Giacomo, E. A. Mario, …
Fanno Scuola i suoi Concerti con il grande Mario GANGI ed io che ho avuto l’onore d’essere amico d’entrambi, posso assicurarVi che ascoltarli e frequentarli è stata una gioia incommensurabile.
Grazie Maestro per quanto gratuitamente e con l’amore che Ti ha contraddistinto ci lasci.
Ti vogliamo bene.
Espedito De Marino - Agenzia Stampa Italia

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