*Migranti, Amsi e Umem  manifesto dell'Osservatorio interculturale Covid 19 nella giornata Onu per i diritti dei migranti*

*Foad Aodi;Istituito un gruppo di medici e infermieri internazionali dentro l'Osservatorio per assistenza ai migranti contro Covid 19*

 
(ASI) La Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie venne pubblicata esattamente trent'anni fa, il 18 dicembre 1990. Solo nel luglio 2003 è entrata però in vigore, dopo la ratifica di 20 Stati.  La Convenzione riconosce la specifica situazione di vulnerabilità dei lavoratori migranti e promuove condizioni di lavoro e di vita dignitose e legittime. Fornisce, inoltre, una guida per l'elaborazione di politiche nazionali in materia di migrazione basate sul rispetto dei diritti umani e propone una serie di disposizioni per combattere gli abusi e lo sfruttamento dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie nel corso del processo migratorio.
L'osservatorio interculturale Covid 19 promosso dall'associazione medici di origine straniera (Amsi), Unione medica euro mediterranea (UMEM), Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), Emergenza Sorrisi, l'associazione Mediterranea Saving Humans, il movimento internazionale transculturale interprofessionale Uniti per Unire, lancia il suo manifesto 
*#RispettiamoiDirittieDoveri*;

1. Urge una legge d'immigrazione europea internazionale che gestisce sia i flussi esteri che le politiche d'accoglienza e di integrazione;

2. Rispettiamo il diritto del lavoro per tutti combattendo lo sfruttamento e il sotto pagamento, rispettiamo il diritto alla Salute e alla prevenzione e diciamo no a #MediciSpie

3. Rispettiamo la convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie;

4. Rispettiamo tutte le leggi e abitudini culturali e religiose dei paesi ospitanti;

5. Proponiamo una Tessera Prevenzione Covid-19 per tutti gli irregolari in Italia;

6. Chiediamo di includere tutti i migranti regolari e irregolari nella campagna di vaccinazione;

7. Chiediamo che gli accordi bilaterali siglati con i paesi confinanti e di origine dei migranti, non possano prescindere dal rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone e che non siano una scusa per effettuare deportazioni di massa vietate dalle convenzioni internazionali o per non ricevere assistenza sanitaria adeguata sul territorio italiano;

8. Chiediamo che in tutte le regioni sia garantita l'assistenza di un pediatra per i minorenni figli dei migranti irregolari;

9. Proponiamo una campagna d'informazione per i migranti per combattere la paura di recarsi al pronto soccorso e le strutture sanitarie pubbliche;

10. Proponiamo più collaborazione interprofessionale tra medici, giornalisti, avvocati, mediatori culturali, esperti per intensificare la conoscenza e l'aggiornamento interculturale e la prevenzione contro il Covid19.

"E un’emergenza internazionale, quella che stiamo vivendo per colpa del coronavirus, che sta mettendo a dura prova tutti i paesi ricchi e poveri, sviluppati e in via di sviluppo, senza via d'uscita ad ora per la mancanza di collaborazione internazionale e di una strategia comune unitaria. In questo impegno dobbiamo tutelare di più il diritto alla salute e al lavoro e saper convivere con il Coronavirus rispettando tutti i protocolli, consigli e raccomandazioni di esperti. Per questo abbiamo istituito dentro l'osservatorio interculturale Covid-19 un gruppo di medici ed infermieri internazionali esperti in immigrazione e sanità e in cooperazione internazionale, per rispondere ed assistere tutti. Non possiamo escludere i migranti regolari e irregolari nella campagna di prevenzione e di vaccinazione per l'interesse di tutti. Ad oggi, circa il 6% del numero dei contagiati da coronavirus sono migranti e cittadini di origine straniera. Di questi, solo il 2% sono migranti irregolari, ma bisogna intensificare i tamponi rapidi, il rispetto del distanziamento, l'igiene e le visite specialistiche nei centri dei migranti. Così dichiara Foad Aodi, Presidente Amsi e Co-mai e Membro Registro Esperti Fnomceo, che rilancia il suo appello al ministero della salute e ad Arcuri di chiarire di più e senza ambiguità come saranno coinvolti i migranti regolari e irregolari nella campagna di prevenzione e di vaccinazione.

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