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Europei di calcio 2012: L'ipocrisia del presidente Napolitano
(ASI) Lettere in Redazione. Roma E' trascorso circa un mese dalla decisione del Presidente Giorgio Napolitano, di concerto con gli altri omologhi europei, di boicottare il vertice dei capi di Stato dei Paesi dell'Europa centrale, convocato a Yalta in Ucraina, come segnale di protesta contro la «giustizia selettiva», che ha portato all'incarcerazione dell'ex primo ministro ucraino e leader dell’opposizione Yulia Timoshenko.

"Giusta decisione condannare una nazione che calpesta i diritti umani e degli animali, mi riferisco allo sterminio di circa 30.000 cani randagi in occasione dei campionati europei di calcio. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - L'Ucraina ha posto il 2017 come obiettivo per l'entrata nell'Unione europea, attualmente è solo membro della Politica di Vicinanza Europea , ma se questi sono i metodi adottati, liberticidi antidemocratici e violenti, auspico l'isolamento del Governo rappresentato dal presidente Viktor Juscenko."
Tale protesta è stata sancita con il boicottaggio ai campionati europei di calcio . A poche ore dal via ufficiale di Euro 2012, il governo inglese di David Cameron si è allineato con gli altri grandi d’Europa, dalla cancelliera tedesca Angela Merkel al neo presidente francese Francois Hollande, dal presidente della Commissione Europea, José Manule Barroso, al presidente ceco Vaclav Klaus, tutti assenti per scelta da Euro 2012. "Grande esempio di coerenza, ma non dal nostro presidente Giorgio Napolitano che ha preferito assistere sugli spalti alla partita dell'Italia ignorando tutta la questione. Come italiano mi sento indignato da tale gesto ipocrita, è un esempio negativo di contraddizione , va bene che in Italia il calcio non è solo uno sport ma rappresenta, ingiustamente, il simbolo della nostra identità, ma non può e non deve per nessun motivo travalicare i principi ed i valori fondanti della democrazia." Conclude Stefano Fuccelli. Ufficio Stampa
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