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Terni, Palazzo di Giustizia.. Una nottata finita con carabinieri e polizia.

 100 ANNI FA, MORI DA' IL PRIMO SCHIAFFO ALLA MAFIA..

60 ANNI FA, ANTIFASCISTI E USA RESTITUISCONO LA SICILIA ALLA MAFIA..

20 ANNI FA, LA MAFIA UCCIDE FALCONE E BORSELLINO..

QUANTI ANNI ANCORA PER POTER SCRIVERE LA PAROLA BASTA?!.."




Terni, Palazzo di Giustizia.. Una nottata finita con carabinieri e polizia.


Questo il bilancio di un'azione commemorativa dei ragazzi di Gioventù Italiana Terni, rei di aver affisso uno striscione di oltre 10 metri sul muro del Palazzo di Giustizia di Terni. "Siamo sbigottiti, - asserisce la Responsabile Regionale di Gioventù Italiana, Mayla Peretti - non avremmo mai pensato che uno striscione, che sicuramente non ha il potere di creare problemi di ordine pubblico, affisso con del nastro da pacchi alle prime luci dell'alba, seppure dinanzi al Palazzo di Giustizia, potesse attirare l'attenzione di Carabinieri e Polizia, che lo hanno conseguentemente sequestrato."

Lo striscione in questione, riporta quasi interamente una frase del giudice Falcone, e si conclude con una domanda retorica sul quando si potrà dire BASTA alla mafia.

"Il nostro intento, era quello di ricordare e rendere omaggio a due grandi Uomini.. - prosegue la Peretti, - il Giudice Falcone ed il Giudice Borsellino, aver scelto il muro del Palazzo di Giustizia, anziché un altro qualsiasi, non è stato per manifestare senza autorizzazione, come ci è stato detto, bensì perché quel Palazzo, rappresentava per noi, le battaglie intraprese da quei due grandi Uomini.

Non ci scoraggia di certo il fatto che ci abbiano sequestrato lo striscione, in realtà, ci mette di fronte ancora una volta, a quanto le nostre parole possano essere scomode, forse, molto più degli "indignati" devastatori di intere città, ancora in giro a piede libero".

GIOVENTU' ITALIANA TERNI

GIOVENTU' ITALIANA UMBRIA

Mayla Peretti

Responsabile Regionale

Gioventù Italiana Umbria




 
















 

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