(ASI) Roma – "Siamo costretti a rispondere all'ennesima accusa costruita ad arte dall'antifascismo militante e montata come versione univoca sui giornali locali.
A Reggio Emilia, venerdì 5 dicembre, i nostri militanti stavano svolgendo un semplice volantinaggio informativo davanti a un liceo quando i membri del collettivo hanno tentato di impedirne fisicamente lo svolgimento. Di fronte alla nostra reazione ferma e determinata, hanno subito messo in scena il solito copione della "aggressione squadrista", trasformando un loro atto di prevaricazione in vittimismo politico.
Non riuscendo a bloccare il volantinaggio, alcuni esponenti dei collettivi hanno poi pensato di aspettare fuori dalla scuola una nostra simpatizzante, nel tentativo di intimidire chiunque non si uniformi al loro clima di odio. Solo la presenza dei nostri militanti ha evitato conseguenze peggiori.
Anche a Reggio Emilia l'antifascismo militante mostra il suo vero volto, come già accaduto a Roma, Genova e in molte altre città: nessun argomento, nessuna proposta, solo la pretesa di monopolizzare gli spazi e impedire l'agibilità politica agli studenti identitari e nazionalisti. Una prassi che ormai è consuetudine nota a tutti.
Il Blocco Studentesco è una realtà radicata, con eletti negli istituti e nelle consulte di tutta Italia. Non arretreremo di fronte a chi vorrebbe cacciarci dalle scuole: difenderemo la nostra presenza e i nostri spazi, con determinazione, sempre." Così in una nota il Blocco Studentesco.


