(ASI) "La sentenza della Corte di giustizia europea, che conferma la direttiva dell'UE che impone agli Stati membri di garantire un salario minimo adeguato, lancia un messaggio chiaro: ogni lavoratrice e ogni lavoratore ha diritto a un salario dignitoso. Mentre l'Europa va avanti e si muove per garantire giustizia sociale,
il governo Meloni continua a voltarsi dall'altra parte, ostaggio di pregiudizi e interessi di parte. In Italia oltre 4 milioni di persone sono povere pur lavorando: rifiutarsi di introdurre un salario minimo significa difendere i privilegi, non la libertà d'impresa. Meloni può ripetere tutti gli slogan che vuole ma chi si oppone a un salario dignitoso si schiera contro la dignità stessa del lavoro". Così in una nota Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale ed europarlamentare del Pd.
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