(ASI) Il Movimento civico Insieme per l'Italia, in qualità di Comitato per il NO, lancia un appello ai cittadini affinché il loro voto sia un atto di responsabilità storica e vigilanza democratica. In un contesto in cui è in discussione una Riforma Costituzionale sulla Giustizia (che include temi come la separazione delle carriere e la modifica del CSM), votare NO non è un voto contro il cambiamento, ma un voto cruciale per la difesa della nostra architettura costituzionale contro i rischi di derive autoritarie, verticistiche e di accentramento di potere.
🛑 Le Ragioni del NO: Un baluardo contro la concentrazione eccessiva di Potere
Le riforme proposte tendono a sbilanciare il rapporto tra i poteri dello Stato, conferendo un'influenza sproporzionata all'Esecutivo e indebolendo l'autonomia della Magistratura, dinamiche intrinsecamente pericolose per la tenuta democratica.
● Mantenere un sistema di contrappesi e bilanciamenti è l'unica vera garanzia di libertà. Il NO tutela gli organi di garanzia (come il Parlamento, il CSM, la Corte Costituzionale) affinché non siano mai marginalizzati o asserviti a una maggioranza contingente.
● NO all'Indebolimento Istituzionale: Una democrazia sana richiede più rappresentanza e più controllo, non meno. L'indebolimento degli organismi intermedi e della Magistratura rende lo Stato più vulnerabile e meno trasparente.
⚖️ Il Movimento civico Insieme per l'Italia evidenzia come l'attuale Riforma Costituzionale sulla Giustizia rappresenti un passo decisivo verso il controllo politico:
■ Separazione delle Carriere: La distinzione netta tra Giudici e Pubblici Ministeri, che oggi fanno parte di un unico ordine (la Magistratura), rischia di indebolire l'indipendenza dei PM, avvicinandoli potenzialmente al potere esecutivo e minando l'unità di un potere cruciale di controllo.
■Riforma del CSM: Il progetto prevede la creazione di due Consigli Superiori della Magistratura distinti (uno per i Giudici e uno per i PM) e l'istituzione di un'Alta Corte Disciplinare. Questi cambiamenti, uniti ai meccanismi di nomina (come l'estrazione a sorte o la componente extra-magistratura) rischiano di sminuire l'autonomia degli organi di autogoverno, rendendoli più esposti a influenze esterne.
L'argomento più forte per il NO risiede nella necessità di impedire che il potere si concentri in modo tale da sfuggire al controllo democratico, in particolare sul delicato fronte della Giustizia. Questo ci riporta direttamente al drammatico monito della Loggia P2 e del suo "Piano di Rinascita Democratica" (Licio Gelli, 1981).
Quel piano mirava esplicitamente a:
◇ Indebolire il Parlamento e il pluralismo.
◇ Concentrare il potere esecutivo e di indirizzo.
◇ Controllare l'informazione e la giustizia.
«Chi vota NO oggi, vota contro la logica della P2 di ieri. Votare NO è la più forte critica politica e morale a chiunque voglia manomettere il delicato equilibrio della Costituzione per inseguire un'efficienza verticistica. Rigettiamo ogni riforma che, anche involontariamente, ricalchi le aspirazioni antidemocratiche di chi voleva uno Stato più debole nelle sue garanzie e più forte nel suo comando incontrollato. La Repubblica si difende con il pluralismo e il controllo, non con l'accentramento, soprattutto quando questo tocca le fondamenta dell'Ordine Giudiziario.»
Il voto NO è un voto di memoria storica attiva: è la difesa della Repubblica antifascista e democratica dai fantasmi della deviazione e dell'oligarchia.
Vota NO per la Libertà, Vota NO per la Costituzione." C0sì dichiara in una nota il Movimento Civico Insieme per l'Italia.
Fonte foto: Movimento Civico Insieme per l'Italia inviata A Redazione A.S.assieme alla nota

