(ASI) Roma - “Sono parzialmente soddisfatta dalla risposta del ministero della Salute alla mia interrogazione a proposito della cannabis medicinale. Parliamo di un farmaco con evidenze documentate nel trattamento di diverse patologie a proposito del quale mancano oggi criteri uniformi a livello nazionale per la rimborsabilità, fatto che determina un divario nell’accesso alle cure da un territorio all’altro.
Ma le criticità sono diverse: pianificazione del fabbisogno, disomogeneità regionali, insufficiente produzione nazionale e conseguente dipendenza dall’estero. Accolgo con favore il fatto che sia in corso un confronto, la modifica della piattaforma e il potenziamento dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, tutte rassicurazioni arrivate nella risposta del sottosegretario Gemmato al mio quesito. Restano però dei problemi: non risultano ad esempio coinvolte le associazioni dei pazienti e sarebbe bene invece farlo, perché potrebbero dare indicazioni preziose a proposito dell’accessibilità alle cure. In alcune zone del Paese, parliamo di costi da mille a duemila euro al mese per poter fare il trattamento e questo è inaccettabile perché non risulta tutelato il diritto alla Salute dei pazienti. Invitiamo quindi il governo a lavorare insieme mettendo da parte l’ideologia e i pregiudizi. Garantisco all’esecutivo un approccio assolutamente collaborativo per raggiungere l’obiettivo comune: garantire a tutti i malati un accesso equo e omogeneo a questo trattamento”. Lo dichiara Marianna Ricciardi, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali, in occasione del question time in Commissione.


