Migranti. De Corato (FdI): su protocollo Italia-Albania da Cassazione no rispetto separazione poteri

(ASI)“In merito alla relazione dell’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione sul protocollo Italia-Albania per il trattenimento dei cittadini stranieri, desidero esprimere alcune riflessioni nel rispetto della Costituzione e dei principi cardine dello Stato di diritto. In uno Stato democratico ogni soggetto ha pieno diritto di esprimere opinioni e osservazioni, comprese quelle su atti politici.

Tuttavia, va ricordato con chiarezza che le decisioni in materia di politica migratoria e accordi internazionali spettano al potere esecutivo e legislativo, cioè a chi ha ricevuto un mandato democratico da parte dei cittadini. La valutazione sulla costituzionalità di una norma o di un accordo non è attribuita né alla dottrina né a organi tecnici interni al potere giudiziario, ma a due istituzioni precise: il Presidente della Repubblica, in sede di promulgazione, e la Corte Costituzionale, qualora venga sollevata una questione formale. Trovo quindi alquanto curioso che, quando un rappresentante del potere politico esprime un’opinione su una sentenza, si parli prontamente di “ingerenza” nella sfera del potere giudiziario. Al contrario, quando una parte della magistratura si spinge a valutare, spesso in modo preventivo e politico, le scelte dell’esecutivo, tutto sia fatto passare sotto silenzio, come se non esistesse un principio di equilibrio tra i poteri. Ricordiamo che il protocollo Italia-Albania nasce da esigenze concrete di gestione dei flussi migratori e si inserisce nel solco della cooperazione internazionale. Le eventuali criticità saranno affrontate, come previsto, nelle sedi proprie. Ma la politica, in quanto espressione diretta della volontà popolare, ha il diritto e il dovere di decidere. E va rispettata».  Così in una nota il Deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali, Riccardo De Corato.

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