(ASI) "Abbiamo partecipato oggi alla manifestazione dinanzi all'Ambasciata israeliana a Roma per condannare con fermezza l'ennesima, gravissima escalation di guerra in Medio Oriente. Denunciamo l'aggressione militare lanciata da Israele contro l'Iran, un atto di guerra che rischia di innescare un conflitto regionale su larga scala e di trascinare il mondo sull'orlo di una catastrofe globale.
Quello che sta accadendo è il frutto avvelenato di decenni di impunità garantita a Israele, sostenuto senza riserve dalle potenze occidentali. A tutto questo si aggiungono le irresponsabili e pericolose dichiarazioni di Donald Trump, che fanno presagire un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto.
Ma altrettanto gravi – e da denunciare con forza – sono le vergognose complicità dell'Unione Europea e del governo Meloni, che continuano a coprire politicamente i crimini del governo israeliano, mentre alimentano la corsa al riarmo e tacciono di fronte al genocidio in atto in Palestina.
È urgente costruire ovunque una mobilitazione larga, popolare e determinata per fermare la spirale di guerra, per dire basta al genocidio in Palestina, basta al militarismo e all'aumento delle spese militari.
Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare al corteo che si terrà sabato 21 giugno, alle ore 14:00, a Roma, con partenza da Porta San Paolo, promosso dalla rete Stop Rearm. Scenderemo in piazza per dire basta alla guerra, alle stragi e ai genocidi, per un Medio Oriente e un mondo finalmente liberi, giusti e in pace". Lo dichiara in una nota Giovanni Barbera, membro della Direzione Nazionale e co-Segretario romano di Rifondazione Comunista.


