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Minacce all'Associazione Sos Racket e Usura.
(ASI) Frediano Manzi presidente dell associazione sos racket e usura da venti giorni in sciopero della fame e sospensione dei farmaci, da oggi in sciopero della sete, è in ospedale. La sua protesta è incentrata
sulla modifica della indegna legge 108 del 96. Inoltre sempre oggi sono stati rinvenuti 4 biglietti con minacce di morte nei confronti del Presidente dell'Associazione Sos racket e usura Frediano Manzi. I biglietti sono stati trovati all'interno delle attività di proprietà della sua famiglia ed ossia: presso il negozio di fiori a Garbagnate Milanese, presso il chiosco di fiori dinanzi al cimitero a Garbagnate Milanese, presso il chiosco di fiori dinanzi il cimitero di Cesate ed infine presso il negozio di fiori sito in Solaro.
Inoltre, nel corso della scorsa notte e per la quinta volta consecutiva sconosciuti hanno telefonato presso le utenze celluliari in uso a Frediano Manzi proferendo ancora minacce di morte. L'accento era di provenienza meridionale.
Alle 8:00 di questa mattina ovviamente sono state informate le Forze dell'Ordine di quanto accaduto e sino a questo momento nessuno si è presentato presso le nostre attività. Ecco per quale motivo l'Associazione Sos racket e usura ritiene anche questa volta di non sporgere denuncia visto il totale menefreghismo e l'inefficienza nell'intervenire tempestivamente dopo tali gravi segnalazioni, quanto meno per acquisire la documentazione.
Vorrei ricordare inoltre che a Frediano Manzi il 21 dicembre 2011 è stata revocata una tutela, scoprendolo esclusivamente perchè i dipendenti delle sue attività, gli hanno segnalato che non c'era più il passaggio delle forze dell'ordine. il 24 dicembre 2011 abbiamo avuto conferma tramite la telefonata che noi abbiamo dovuto fare al Comando dei Carabinieri di Legnano che effettivamente la tutela farsa gli era stata revocata, ed ad oggi non abbiamo ancora avuto comunicazione scritta ed istituzionale di tutto ciò. il 25 dicembre 2011 l'Associazione Sos racket e usura viene a conoscenza , che due emissari del boss del locale della 'Ndrangheta Vincenzo Mandalari, condananto a 14 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso, mandano un chiaro ed inequivocabile messaggio che Giulio Cavalli, Consigliere Regionale Sel, Frediano Manzi, e un'altra persona verranno ammazzate. Nessuno nè delle Forza dell'Ordine, nè delle Istituzioni hanno ritenuto opportuno comunicare questo gravissimo episodio.
Tutto ciò che sta accadendo oramai è diventata una farsa, indegna di un paese civile, dove le Istituzioni decidono dietro pressioni politiche chi merita di avere scorte e tutele e chi invece viene lasciato al totale sbando.
Di tutto ciò se ne assumeranno la totale responsbailità.

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