Combattere le discriminazioni per garantire una maggiore equità. (ASI)"Desidero sollevare un tema di fondamentale importanza riguardante l'inclusione dei cittadini affetti da celiachia nelle forze armate e nei corpi di polizia.
La celiachia, una patologia cronica autoimmune riconosciuta in Italia come malattia sociale, può generare danni sociali superiori anche a quelli fisici a causa dell'isolamento relazionale che comporta.
Il Servizio Sanitario Nazionale italiano riconosce l'importanza di interventi finalizzati a facilitare l'integrazione sociale dei soggetti celiaci, garantendo loro un accesso equo e sicuro ai servizi di ristorazione collettiva nelle attività scolastiche, sportive e lavorative. Tuttavia, questo supporto non viene esteso alle forze armate, dove l'ammissione è subordinata all'obbligo di perfetta salute fisica.
Di conseguenza, ho presentato un'interrogazione alla Commissione Europea, nella quale si chiede se essa sia a conoscenza dell'esclusione dei soggetti celiaci dalle forze armate e dai corpi di polizia in altri stati membri. Inoltre, si chiede se la Commissione intenda promuovere iniziative volte a combattere questa discriminazione e garantire una maggiore equità di accesso al mondo delle forze armate e della polizia per i cittadini affetti da celiachia." - È quanto dichiarato in una nota dall’Europarlamentare di Forza Italia, Matteo Gazzini.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione