(ASI) “ FReSH, il progetto del World Business Council for Sustainable Development, multinazionali, Fao e Commissione Ue elimina la libera scelta del consumatore, spingendo verso una minore alimentazione a base animale, anche con incentivi a favore di prodotti giudicati "sani" e disincentivi per altre categorie.

Quando noi abbiamo iniziato la battaglia al NutriScore, denunciando come dietro ci fossero gli interessi delle multinazionali, siamo stati derisi. Fratelli d'Italia ha sempre difeso la produzione d'eccellenza agroalimentare nazionale, mentre altri hanno preferito sposare ciecamente le decisioni europee senza porsi domande su quali sarebbero stati i risvolti pratici di tutto questo. Dove era il nostro Governo, mentre si decideva di impedire ai cittadini di scegliere cosa portare sulla propria tavola e di imporre loro cibi “sani” prodotti in laboratorio? I paladini della libertà di scelta non hanno niente da dire, ora che sono le multinazionali a decidere cosa possiamo mettere nei nostri carrelli della spesa? E come si può parlare di politiche economiche e ambientali se si uccide il settore agroalimentare italiano, che vede negli agricoltori anche i primi soggetti impegnati nella pulizia e manutenzione del territorio, per vendere le bistecche fatte in provetta? Chi ci ha derisi quando lanciavamo l'allarme ora si deve ricredere: si deve reagire e trovare una soluzione al più presto, se non vogliamo vederci sottratta anche la libertà di scelta sul cibo, oltre che dover piangere la chiusura di migliaia di aziende agroalimentari produttrici di eccellenze che l'intero mondo ci invidia e che proprio per questo le multinazionali vogliono punire”. Lo dichiara in una nota il senatore di Fratello d’Italia, Luca De Carlo, responsabile del Dipartimento Agricoltura di FdI.

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