(ASI) "Bisogna fare luce sui fatti insoluti collegati allo scenario internazionale, come il caso Moro, occorsi nel secondo dopoguerra italiano. Per far luce anche sulla vicenda Moro è necessario costituire una Commissione d’inchiesta monocamerale o bicamerale in base alle indicazioni parlamentari, come abbiamo richiesto. Così da scoprire la verità, e non una verità. Lo dobbiamo alle vittime e ai famigliari.
Moro nelle sue lettere di fine aprile, poco prima della barbara uccisione, dimostra l'esistenza del Lodo Moro, che era la via per fare lo scambio di prigionieri e liberarlo. Ne chiese l'attivazione come in passato per altri scambi di terroristi: chi non volle attuarlo? Per questo si rivolge a Piccoli, agli altri maggiori esponenti della DC e a Giovannone - che poteva vantare rapporti con i palestinesi - e ne invoca l'attivazione per fare lo scambio. Rimane la nuda realtà dei fatti che vedono le Brigate Rosse comuniste combattenti essere gli autori materiali del sequestro e dell’uccisione, con alla presenza, accertata, dei terroristi tedeschi della RAF ma nello scenario dei rapporti e delle relazioni internazionali tra terrorismo brigatista, palestinese e delle altre formazioni terroristiche europee dei Paesi dell’Est." Così il fondatore dell'Intergruppo parlamentare "La verità oltre il segreto", deputato Federico Mollicone.

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