Risposta della Ministra Bellanova alla Interrogazione a risposta immediata On. Gadda del 2 dicembre 2020.

(ASI) Si riporta la risposta della Ministra Bellanova alla interrogazione alla Camera dei Deputati presentata dall'Onorevole Gadda.

 

"Sig. Presidente, Onorevoli Deputati,

il settore della pesca rappresenta uno degli asset strategici di questo Ministero e, ancor di più in questo momento, in cui è indispensabile fronteggiare le criticità prodotte dall’emergenza Covid per dare sostegno alle imprese, alle lavoratrici ed ai lavoratori.
Gli interventi del Governo nel corso di questi drammatici mesi hanno avuto l’obiettivo di contenere le gravi conseguenze di carattere economico e sociale derivanti dalla sospensione delle attività produttive dovute alla diffusione del virus.

Nei provvedimenti che abbiamo adottato da marzo in poi abbiamo garantito la possibilità alle imprese del settore di accedere al fondo perduto previsto dall’articolo 25 del decreto “Rilancio” e alle garanzie Ismea.

Abbiamo istituito un Fondo da 20 milioni di euro finalizzato al ristoro dei danni delle imprese della pesca e dell’acquacoltura e assicurato alle stesse di beneficiare per 8 mesi nel 2020 di un esonero totale dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro;
Ci siamo adoperati affinché l’anello più fragile della catena, costituito dalle lavoratrici e dai lavoratori, non fosse ulteriormente penalizzato. A tal fine abbiamo attivato gli ammortizzatori sociali in deroga per i dipendenti e il bonus per i lavoratori autonomi della pesca.

A questi interventi è seguito quello previsto dal decreto legge “Agosto” con il quale abbiamo istituito un Fondo da 600 milioni di euro che si pone il duplice obiettivo di sostenere il settore agricolo e della pesca nonché l’attività di ristorazione, mediante la concessione di un bonus fino a 10 mila euro a fronte dell’acquisto di prodotti anche ittici.

Da ieri, con l’entrata in vigore del decreto legge “ristori quater” tale bonus potrà essere concesso anche alle imprese ittituristiche, particolarmente segnate dalla crisi.

Per rafforzare l’impianto di interventi ho voluto inserire all’interno della legge di bilancio per l’anno 2021 misure ulteriori volte a sostenere il settore nella sua complessità.

E’ prevista l’istituzione di un Fondo di 150 milioni di euro per il sostegno alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
Una parte di tali risorse sarà destinata al mondo della pesca e il decreto attuativo di tale misura sarà frutto di un confronto con tutte le parti interessate, allo scopo di individuarne le modalità più efficaci di utilizzo.

Abbiamo rifinanziato con 7 milioni di euro per il 2021 il Piano triennale della pesca e con 14 milioni di euro nel triennio 2021-2023 il Fondo di solidarietà della pesca e assicurato, anche per il 2021, il finanziamento dell’indennità di fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio, anche per i soci lavoratori delle cooperative di piccola pesca, per un importo complessivo di 19 milioni di euro.

Gli strumenti di sostegno al settore non esauriscono le azioni del Ministero perché il mio obiettivo è quello di far diventare la filiera agroalimentare e della pesca uno degli asset strategici del Recovery Plan. Anche in considerazione della potenzialità di questi comparti nell’ intercettare una considerevole parte degli stanziamenti previsti.

Su questo ultimo tema, sarà mia cura tenere costantemente aggiornato il Parlamento in merito agli sviluppi che stanno maturando in queste settimane."

 

 

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