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Italia,  quando la gestione dello Stato diventa spartizione del denaro pubblico

(ASI) "Repubblica, la cosa di tutti: fa pensare a marmo e acquedotti" recita una nota canzone dei Sotto Fascia Semplice.Un verso che ci ricorda etimo e origine di una parola  che troppo spesso viene confusa e il suo significato tramutato.

Oramai il termine "Repubblica" viene usato per indicare una particolare forma di governo basata su una democratica rappresentanza parlamentare. Ma qual'è l'origine del termine? Repubblica da  Res publica: l'interesse comune,di tutti,del popolo intero, dello Stato.Analizziamo come "Repubblica" e "Democrazia parlamentare" vista nell'ottica odierna,volgendo lo sguardo in particolar modo negli Stati Uniti e successivamente  nel nostro bel paese,sono termini che vanno in assoluto contrasto.Negli Stati Uniti la cui democrazia, presa sempre piu' spesso come massimo esempio, sia in realtà noto come i candidati  dei due super partiti sono l'espressione e i rappresentanti di lobbies economico-finanziarie,spesso anche politiche,che ovviamente permettono il proprio tornaconto e interesse a quello degli altri.Addirittura le lobbies,per legge,devono essere dichiarate.La totale assenza di stato sociale,l'alta soglia di povertà,il continuo scontro tra etnie diverse,(mai integrate e sempre piu' ghettizzate),l'esistenza di una forma sanitaria per le fasce considerate meno abbienti  fanno pensare che questa forma di governo non ha nulla a che vedere con l'interesse pubblico.

Veniamo ora all'Italia.La situazione non è certo migliore di quella enunciata poco prima,infatti il marciume piu' grande si trova là dove la gestione viene fatta  con l'avallo della legalità e di un apparato burocratico elefantiaco.Abbiamo un paese fortemente indebitato(con la Cina che brama di mettere le mani sui nostri punti strategici)che taglia le pensioni ma che puo' utilizzare denaro pubblico per sovvenzionare associazioni  che favoriscono o difendono l'immigrazione clandestina costruendo centri d'accoglienza,dormitori e che ingrassano il mercato nero e lo sfruttamento dei sottopagati.Un paese che deve tagliare sulla sanità ma che puo' permettersi di pagare il canone sociale a palazzinari e banchieri,che taglia sull'istruzione per poi spendere milioni in consulenze,un paese dove l'acqua viene privatizzata mentre nascono comunità montane  in riva al mare.

Tutti questi episodi che puntualmente vengono a galla facendo gridare allo scandalo,servono a far dimenticare che è tutta la gestione democratica italiana ad essere marcia fino al midollo.Servono  a focalizzare l'attenzione sull'aspetto illegale della gestione pubblica dello stato.Abbiamo quindi un paese dove l'attività principale della politica è accaparrarsi i posti migliori,scaldare le poltrone piu' in alto possibili,dove girano gli ingranaggi della sovvenzione pubblica per potersi accaparrare appalti  posti di lavoro,finanziamenti.Ma d'altra parte non ci si puo' certo stupire,non passa un giorno che qualche idiota non ci ricordi che l'Italia e una democrazia nata dalla resistenza e dall'antifascismo.

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