(ASI) Roma  – “Abbiamo presentato, con la deputata Sara Foscolo e gli altri colleghi del gruppo Lega della Commissione Affari sociali della Camera, un emendamento per sopprimere la norma aberrante introdotta nell’ultima legge di bilancio, che non permette la detraibilità del 19% per le spese sanitarie pagate in contanti presso professionisti e strutture private, anche a fronte di regolare fattura”.  
 
Lo annuncia la deputata della Lega Rossana Boldi, Vice Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera del Deputati. 
 
“Questa stretta sui pagamenti in contanti, particolarmente in ambito sanitario, complica inutilmente la trafila degli adempimenti burocratici che i contribuenti italiani sono tenuti ad osservare per vedere riconosciuti i propri diritti in sede di dichiarazione dei redditi. Nasce dal pregiudizio, intollerabile, che contante significa evasione. Tale presunzione viene seccamente smentita in una lettera indirizzata dalla BCE proprio al Governo italiano, dove si rammenta che la possibilità di pagare in contanti ” è particolarmente importante per taluni gruppi sociali”; che il cash è rapido, agevola il controllo sulla spesa e costituisce l’unico mezzo di pagamento che” non consente legalmente di imporre tariffe per il suo utilizzo” A fare le spese della misura introdotta non sono i grandi evasori, ma la generalità dei contribuenti ed in particolare, la fascia più anziana della popolazione, che più delle altre ha la necessitá  di rivolgersi ai medici ed alle strutture sanitarie per ricevere assistenza, anche  in regime privato, e  più delle altre ha difficoltà nell’adeguarsi ai nuovi strumenti di pagamento.
 
Inoltre, per assurdo, il vicolo del pagamento tracciabile, che esclude il contante, anche a fronte dell’emissione della fattura, potrebbe paradossalmente avere l’effetto contrario a quanto previsto, e aumentare l’evasione. Questa norma, complica gli adempimenti per il contribuente, penalizza la fascia più anziana della popolazione e favorisce le banche.
Questo Governo, - conclude la Boldi -  non contento dei danni fatti con la tassa sulla plastica e sullo zucchero, si rivela vessatorio nei confronti dei contribuenti, nemico della semplificazione e disposto a fare cassa su tutto, anche sulla salute dei cittadini, specialmente dei più anziani”.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere