(ASI) - Nicola Zingaretti, per la prima uscita ufficiale da segretario del Pd, si reca in Basilicata. Lì ad accoglierlo c'è Roberto Speranza, fuoriuscito dal Partito Democratico per fondare Articolo Uno: “Chiederò ad Articolo Uno di essere insieme in tutta Italia, anche in Comuni importanti come Firenze, Prato e Livorno. 

Non solo, perché con i 'fuoriusciti' dal Pd nell’era del renzismo 'discuteremo anche di Europee'". L'intento è quello di rendere competitive le liste senza disperdere alcun voto. Poi aggiunge: "Non si tratta di rientrare in uno stesso partito, che non è all’ordine del giorno: non creiamo mostri che non esistono. C’è l’urgenza democratica di fermare questa destra. In tutta Italia ci sono alleanze larghe: è il modo giusto per non regalare Comuni e Regioni a Salvini e Di Maio”.

A breve ci saranno le Regionali: “Agli elettori che ci chiedono di essere uniti, dico: una volta che siamo uniti, dateci fiducia e così dalla Basilicata arriverà un segnale di speranza come quello dei gazebo delle primarie. Io non ho la bacchetta magica, ma la passione e la voglia di combattere: datemi fiducia e tutto cambierà”.

La mano tesa di Zingaretti trova quella di Speranza che parla della costruzione di un’alternativa alla destra come una “priorità”: “Non mi rassegno ad un Paese egemonizzato da Salvini. Per questo la proposta di Zingaretti di un coordinamento delle opposizioni di centrosinistra in Parlamento mi pare sensata”. Pur sottolineando, come fatto del resto dal segretario dem, che ognuno ha la propria autonomia: “Noi siamo Articolo Uno e nessuno di noi pensa di rientrare nel Pd. Abbiamo già proposto che alle elezioni europee si costruisca una lista capace di tenere assieme tutte le forze politiche che si riconoscono nella famiglia socialista. In nessun Paese europeo i socialisti vanno con liste separate, ma noi in ogni caso saremo pronti”.

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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