(ASI) Sempre più prossima si fa la scadenza delle elezioni europee. Meno di 90 giorni ormai separano circa 400 milioni di elettori da un appuntamento epocale, dal quale potrebbe uscire ridisegnata l'intera architettura del Vecchio Continente.

In questo momento, più che mai, l'Italia è scossa da polemiche e da accuse ingiustificate, rivolte al Governo italiano da soggetti stranieri che si sentono in diritto di interferire, a loro discrezione, senza ammettere repliche da parte dell'Italia. Secondo queste voci, certamente non disinteressate, la situazione della Penisola sarebbe economicamente catastrofica, e l'Italia si avvierebbe all'isolamento politico: cosa tutta da dimostrare. Quasi quotidianamente si mettono in evidenza le (vere o presunte) conflittualità ed i punti di frattura tra gli alleati di governo, al sempre più evidente scopo di provocare una separazione fra M5S e Lega, con l'inevitabile caduta dell'Esecutivo guidato da Giuseppe Conte -- nonostante il persistente alto consenso popolare per il Governo, come confermato dai ripetuti sondaggi. La paura che si nasconde dietro le critiche dell'opposizione interna come degli eurocrati di Bruxelles, è dettata sostanzialmente dalla concreta possibilità che il M5S e Lega  presentino liste collegate alle elezioni europee, proponendo questa volta un Contratto di Governo per l'Europa che dovrebbe servire da punto di riferimento per le altre forze populiste e sovraniste europee. Esportare il modello italiano nelle Istituzioni europee rappresenterebbe la vera rivoluzione sociale e popolare che segnerebbe il riscatto delle relative Nazioni. Una conferma che le forze in campo sono gli Unionisti, da una parte, e i Confederati, dall'altra; a un'Europa dell'austerità e della paralisi economica si contrappone un'Europa del benessere dei cittadini e della solidarietà tra i suoi popoli. Dunque, un incubo per Merkel-Macron ed i tecnocrati di Bruxelles. Ancora peggiore della Brexit.

 

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