(ASI) “Plastiche e microplastiche rappresentano una fetta importante dell’inquinamento odierno e costituiscono gran parte dell’emergenza ambientale vissuta dal mondo in età contemporanea. Il danno arrecato dalla plastica è drammaticamente sotto gli occhi di tutti, ma quello legato alle microplastiche è decisamente più subdolo.

Se duemila tonnellate di microplastiche minano le spiagge italiane, come riportato da una recente ricerca dell’Università di Pisa, incommensurabile è invece la presenza di queste piccolissime particelle nei mari del mondo. L’ingresso della plastica nella catena alimentare è purtroppo un rischio quotidiano, che dobbiamo combattere con ogni mezzo possibile. Uno scenario apocalittico nei confronti del quale gli Stati, Italia in primis, si impegnano per ora solo a parole. Ben vengano certamente le iniziative che riducono il consumo di plastica usa e getta nella quotidianità, ma non possiamo fermarci a poche azioni di buon senso. Serve una programmazione vera di interventi, riducendo il più possibile i consumi di materiale plastico e introducendo sistemi di recupero e di trasformazione dei rifiuti, a partire da quelli pericolosi. Disperdere la plastica nell’ambiente è un vero e proprio reato, contro noi stessi, i nostri figli, la Terra. La politica ha il dovere di cambiare le regole in modo stringente e di verificarne la piena osservanza, per salvare, per quanto sia ancora possibile, il nostro pianeta”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia, componente della Commissione Ambiente all Camera dei Deputati.

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