Obbligatorietà dei Vaccini: è scontro tra i partiti in vista delle elezioni

vaccino(ASI) - La questione vaccini tiene ormai banco da mesi e la polemica su di essi si acuisce anche a causa del periodo elettorale.

Il decreto Lorenzin, approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 maggio scorso, ha rivoluzionato il tema vaccini. Tra le novità: le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dodici, da 0 a 16 anni, e diventano un requisito necessario per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia. La violazione dell’obbligo vaccinale comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie per i genitori. Alcuni tra i più importanti scienziati e ricercatori italiani hanno deciso di intervenire per chiedere maggiore sintonia e collaborazione sulle questioni di attualità riguardano l’ambito scientifico.

Scrive queste parole su facebook Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità: “Un’occasione da non perdere: l’alleanza tra politica e scienza per la salute e lo sviluppo del Paese. Mai come in queste ultime settimane abbiamo sentito i politici dibattere sui temi della scienza. Riteniamo urgente l’allineamento e il rispetto reciproco tra scienza e politica, che mai dovrebbero essere fazioni contrapposte: è dall’imprescindibile alleanza tra queste che dipendono la salute e lo sviluppo economico e sociale del Paese.
In un mondo ideale nessun politico dovrebbe prendere decisioni senza essere informato sui temi, di volta in volta specifici, dagli scienziati. Questi ultimi, tuttavia, sono chiamati ad ottemperare ad un confronto continuo con i politici, non solo per metterli al corrente delle innovazioni e aggiornamenti scientifici, ma ancora di più per far comprendere il metodo e i passaggi logici che a tali risultati innovativi hanno portato. Nel corso dell’ultima legislatura, il Ministro Beatrice Lorenzin ha dimostrato invece che un dialogo più stretto e proficuo tra istituzioni e mondo della ricerca e le sue attività di produzione, diffusione e applicazione di conoscenze è possibile e fattibile, ed anzi deve essere esteso a tutti i settori della pubblica amministrazione”.

I vari esponenti politici hanno detto la loro sulla questione; di seguito sono riportate alcune delle loro affermazioni.

“Al governo faremo una legge per raccomandare i vaccini: siamo a favore della raccomandazione e per l'obbligo, ma come era inteso prima del decreto Lorenzin". Lo ha detto il candidato premier M5s Luigi Di Maio, ospite di Un giorno da pecora su Radio1.

“Sul tema dei vaccini ci sono politici e professionisti della disinformazione che hanno creato ad arte un clima infame. La nostra proposta ricalca il modello vigente in Italia prima del decreto Lorenzin. Un modello che però era sostanzialmente disapplicato, tanto che il calo della copertura vaccinale nel paese si è accentuato proprio nel corso degli ultimi anni, quando alla guida del Ministero della Salute c’era la Lorenzin”. Lo dice in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Taverna.


Il leader della Lega Matteo Salvini, ospite della trasmissione di Radio Capital 'Circo Massimo’: "La netta maggioranza dei Paesi europei non ha vaccini obbligatori, siamo l'unico Paese che ne ha dieci. Io sono a favore di una scelta ragionata e responsabile".

Parla anche la capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: "Si può ragionare su eventuali modifiche del decreto Lorenzin, ma non credo che sia da abolire, assolutamente – e aggiunge - I vaccini hanno salvato milioni di persone".

Dura la replica del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin su twitter: “Di Maio come Salvini: sui vaccini, come su tutto il resto, il populismo parla la stessa lingua. Gli italiani sapranno valutare la serietà dei programmi e delle persone".

Queste le parole del segretario Pd, Matteo Renzi su facebook: "Vorrei che la campagna elettorale non fosse sui vaccini. Perché la salute dei nostri figli viene prima dell’elezione di un deputato. Ma se la Lega e il Movimento Cinque Stelle continuano a dire che loro cambieranno la legge sulla obbligatorietà dei vaccini, il Pd ripete con forza che noi siamo dalla parte della scienza e della medicina. Quando parliamo della salute dei figli ne parliamo con i dottori, non con Di Maio o Salvini".

Interviene anche Pietro Grasso di ‘Liberi e Uguali’ alla trasmissione ‘Agorà’ su Rai Tre: “I vaccini sono importanti. Hanno fatto bene in Veneto dove è stata fatta una politica di informazione al di là dell’obbligatorietà. Io sono per i vaccini e non cambieremo il decreto Lorenzin”.

 

Claudia Piagnani – Agenzia Stampa Italia

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