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Fincantieri. Pd: Nuove proposte per uscire da crisi antieristica

(ASI) “Data la situazione di estrema tensione che si sta registrando nei luoghi interessati dal piano di Fincantieri, chiediamo al governo di anticipare, già nelle prossime ore, l’incontro previsto con azienda e sindacati per il per 3 giugno prossimo".

 

Così afferma Dario Franceschini, Presidente del gruppo Pd alla Camera, aggiungendo: "Sarebbe un segnale importante anche al fine di stemperare gli animi e far diminuire l’inquietudine e l’angoscia che stanno colpendo migliaia di lavoratori".

Anche il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, che ha presentato un’interpellanza urgente al Governo sulla vertenza Fincantieri, che tra le prime firme vede quella del Capogruppo Dario Franceschini e del Segretario Pierluigi Bersani, si è espresso a riguardo affermando: "Il Governo Berlusconi ha ignorato sistematicamente la crisi di Fincantieri segnalata da tempo dal Parlamento, dalle Regioni e dai Sindaci dei Comuni che ospitano gli stabilimenti. Non è accettabile la posizione di terzietà dell’Esecutivo sul piano di Fincantieri che è controllata dal Tesoro il quale deve indicarne la missione e non limitarsi a commissionare e recepire il piano dell’azienda".

“Sono necessarie una serie di misure da avviare subito – si legge nell’interpellanza dei democratici – per riattivare il lavoro negli stabilimenti garantendo l’occupazione, e per rilanciare un piano di lungo periodo che punti sulla ricerca e sull’innovazione per la progettazione di navi di nuova generazione a basso consumo energetico, ecocompatibili, a doppia propulsione (elettrica in porto e a carburante in navigazione). Riteniamo inoltre che vada rifinanziata la legge – sottolinea Meta - prosciugata dal Governo Berlusconi per 40 milioni di euro, sulla rottamazione delle navi passeggeri e dei traghetti che in Italia hanno anche 40, 50, fino a 80 anni di servizio sulle spalle. Chiediamo inoltre di approvare in Parlamento la proposta di legge Meta, ferma da un anno, per la costruzione delle cosiddette navi “mangia petrolio” – aggiunge l’esponente del Pd - in grado di intervenire con prontezza al verificarsi di incidenti con sversamento in mare di prodotti petroliferi. Fincantieri è sicuramente in grado di costruire questo tipo di navi così come è in grado di cimentarsi sulla costruzione di gasiere di ultima generazione e di specializzarsi sulla costruzione di navi da diporto di lunghezza superiore ai 100-110 metri lineari. Si tratta di un pacchetto di misure – conclude Meta – in grado di rilanciare Fincantieri e scongiurare la chiusura di un’industria che è un fiore all’occhiello per il Paese. Occorre intervenire immediatamente per contrastare la concorrenza di Cina e Corea che non dispongono ancora delle competenze e dell’innovazione italiana nel settore”.

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