(ASI) “Da almeno nove anni (dal Febbraio 2008) si intrecciano e si inseguono le voci della trasformazione dei Collegi infermieristici in organizzazioni legate ad un ordine esattamente come per altre Professioni : Avvocati, Architetti, Medici. L'ipotesi che più probabilmente si realizzerà, sarà la parificazione di due professioni – medica e infermieristica- assolutamente diverse sia nella preparazione teorica che nella pratica. Di fronte a questa ipotesi noi siamo decisamente contrari”.

E’ quanto dichiara ALESSANDRO GARAU, segretario nazionale del COAS MEDICI DIRIGENTI in merito alla ventilata possibilità di equiparare l’ordine dei medici con il nascente ordine degli infermieri.

“Da sempre – aggiunge GARAU - l'infermiere si è dedicato a mansioni esecutive, da sempre i Medici si sono assunti l'onere e la responsabilità della diagnosi e cura di una persona, elaborando in scienza e coscienza una ipotesi diagnostica ed una condotta terapeutica conseguente. Ai Medici, in virtù della loro conoscenza della fisiopatologia e della esperienza maturata, è stata sempre affidata la tutela della vita umana”.

“Anche agli infermieri – prosegue GARAU - vengono affidate manovre finalizzate alla conservazione e tutela della vita, ma non viene richiesto né di formulare una diagnosi né di impostare un percorso terapeutico; forse gli sarà richiesto un buon grado di collaborazione e di conoscenza tecnica nell'eseguire una specifica terapia, ma difficilmente gli verrà chiesto di più”.

“Non certo per difendere privilegi o le caste professionali, – conclude GARAU - ma crediamo giusto sottolineare, con il massimo rispetto dei ruoli, la differenza intercorrente tra l'esecutore di un ordine e chi ha la potestà di progettare quell'ordine e motivarlo. Ci auguriamo che in questo clima elettorale non si ceda alle tentazioni di un facile populismo alla ricerca di voti”. Conclude la nota  del COAS - SINDACATO MEDICI OSPEDALIERI.

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