(ASI) Roma - Stop al patrocinio gratuito a carico dello Stato per i ricorsi di immigrati irregolari. Secondo il quotidiano “La Verità”, negli ultimi 5 anni quasi 118 mila sedicenti profughi sbarcati in Italia si son visti respingere, dalle commissioni territoriali, la richiesta dello status di rifugiato o di altre forme di protezione internazionale.
Dato però che i tribunali civili sono più propensi, rispetto alle commissioni, a concedere visti anche a chi non ne avrebbe diritto, dal 2012 si è registrata un'impennata dei ricorsi a carico dello Stato che ora ha un buco di 40 mln. Da maggio 2015, infatti, è stato aumentato il limite di reddito al di sotto del quale si può ottenere l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Ampliamento che invece avrebbe dovuto interessare i cittadini italiani più bisognosi o vittime della malagiustizia e non diventare una tassa per i contribuenti a beneficio di immigrati non aventi diritto. Per questo ho presentato un’interrogazione al ministro della giustizia per sapere a quanto ammonta il buco generato dal patrocinio gratuito per gli immigrati irregolari e se si prevedono interventi per scongiurare il rischio di un incremento abnorme delle «spese di giustizia» correlato a questi ricorsi. Infine chiediamo se il governo non ritenga opportuno assumere iniziative per escludere i ricorsi promossi dagli immigrati irregolari contro il diniego di una forma di protezione umanitaria dal beneficio del patrocinio a spese dello Stato”.

Lo dichiara il deputato della Lega Roberto Simonetti,firmatario dell’interrogazione.

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