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Immigrazione. Maroni: L'accordo con la Tunisia funziona

(ASI) "È un accordo che funziona. E devo ringraziare la Tunisia e le Forze dell'ordine tunisine per l'azione che stanno svolgendo e i risultati ottenuti".

 Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha così definito l'intesa sottoscritta lo scorso 5 aprile con il Paese nordafricano, nel corso della cerimonia di consegna di quattro motovedette al suo collega tunisino Habib Essid, oggi al porto di Civitavecchia (Rm), presente il capo della Polizia Antonio Manganelli.

E' quanto riportato in una nota del Viminale secondo la quale il Ministro Maroni ha aggiunto "Si tratta di un rapporto di amicizia tra i due Paesi che è importante per tutto il Mediterraneo che in questi mesi è stato coinvolto da forti cambiamenti degli assetti istituzionali nel Nord Africa».

"L'accordo prevede forme di collaborazione tra le nostre polizie e le nostre forze di sicurezza – ha precisato il ministro - per contrastare l'immigrazione clandestina ma anche e soprattutto per salvare vite umane: una iniziativa congiunta molto importante per mantenere un rapporto corretto utile e proficuo tra Europa e Africa".

"Un passaggio importante – lo ha definito il titolare del Viminale - non il primo e non l'ultimo perché sono previste altre forniture: le motovedette consegnate oggi vanno sotto la diretta responsabilità della Guardia nazionale tunisina, a differenza di quanto accadeva con l'accordo con la Libia che contemplava la presenza a bordo di equipaggi misti. Sono imbarcazioni di ultima generazione, frutto del lavoro italiano, molto apprezzate dai tecnici".

Nel rispetto dell'accordo siglato tra i due Paesi, sono già stati consegnati alla Tunisia 60 personal computer, 10 scanner, 20 stampanti, 20 metal-detector portatili. Prossimamente verranno forniti anche 28 fuoristrada tropicalizzati, 10 motori fuoribordo e 10 quadricicli. È, inoltre, in fase avanzata il ripristino di 7 imbarcazioni da 17 metri già in uso alle Forze di polizia tunisine

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