Basilio: “Chiediamo intervento magistratura per fare chiarezza su operato ministero della Difesa”
(ASI) Roma - “Fin dal 1995, anno di entrata in vigore della Legge 549, il Ministero della Difesa omette ogni anno, sistematicamente, di inviare i rendiconti annuali delle associazioni combattentistiche e d’arma alle quali il medesimo dicastero eroga contributi pubblici per migliaia e migliaia di euro. E’ una situazione insostenibile che, oltre a rappresentare una prassi politicamente assurda, costituisce una vera e propria violazione di legge che ben potrebbe essere inquadrata come un illecito sul piano civile, penale e contabile". Lo affermano i deputati M5S della Commissione Difesa, che a tal proposito dietro l'impulso della portavoce Tatiana Basilio hanno depositato due esposti, uno alla Procura della Repubblica e uno alla Corte dei Conti, nei quali si denuncia la mancata rendicontazione dei bilanci degli enti e delle associazioni a cui il Ministero della Difesa annualmente conferisce contributi pubblici.
“A noi parlamentari, che siamo chiamati ad esprimere un parere di congruità sullo schema di riparto dei finanziamenti presentato dal Governo, non è dato conoscere le attività, le dimensioni e soprattutto i bilanci degli enti che beneficiano dei soldi dello Stato. Una anomalia - proseguono i 5 Stelle - che dura da oltre venti anni e che intendiamo superare coinvolgendo direttamente la magistratura, considerato che l’operato del Governo diventa, in questi casi, insindacabile e privo di ogni forma di controllo parlamentare. Sono tre anni che nella fattispecie avanziamo domande e interrogativi, chiedendo trasparenza e che i milioni di euro di soldi pubblici non siano erogati a pioggia bensì a progetto, al fine di premiare anche quelle associazioni meritevoli che svolgono invece un operato importantissimo per il Paese, ma siamo rimasti inascoltati sinora. I cittadini - conclude il M5S - sono tenuti a sapere come vengono gestiti i soldi pubblici e se questa prassi ha generato negli anni un danno erariale per le casse dello Stato, è bene che la magistratura individui i responsabili e ne eroghi le opportune condanne”.
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