Governo, Meloni: "Opposizione in Parlamento e in piazza Perchè gli Italiani vogliono votare ora"

fdilogo(ASI) Mentre il Governo Gentiloni è sottoposto al voto di fiducia della Camera dei Deputati, le opposizioni esprimono crtica e si mobilitano. Primi fra tutti il partito dei Fratelli d'Italia il quale ha espresso forte critica sul nuovo esecutivo. Vi riportiamo le dichiarazioni della Meloni, Rampelli, Cirielli e Donzelli.

 

 

(ASI) «Gli italiani bocciano in massa le politiche del governo Renzi e per tutta risposta Renzi mette a Palazzo Chigi il suo prestanome. Noi di Fratelli d'Italia non ci stiamo, faremo opposizione nel Palazzo per ricordare a questi signori che gli italiani non vogliono le loro politiche e né la Nazione. Per chiedere agli italiani di scendere in piazza con noi a rivendicare la loro sovranità, fino a una grande manifestazione che terremo il 22 di gennaio per dire che vogliamo votare ora».
Lo ha detto interpellata dai giornalisti alla Camera il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a margine del voto contrario al governo Gentiloni. Nel corso della dichiarazione di voto il gruppo di Fratelli d'Italia ha esposto in aula uno striscione con scritto "Al voto ora" e la Meloni ha ribadito che FdI farà «un lavoro di piena opposizione, per ricordarvi ogni giorno che gli italiani non volevano le politiche che il governo intende portare avanti e che chiedono di potersi esprimere liberamente come accade in tutte le democrazie del mondo. Questa ancora è una nazione sovrana ed è vergognoso lo scempio che si sta facendo dell'Italia, delle sue istituzioni e della sua democrazia e credibilità. Per quanto lo consideriate sovversivo noi vogliamo votare». Governo, Meloni: "Da Gentiloni e Governo non responsabilità ma attaccamento alla poltrona"

 

Governo, Meloni: "Da Gentiloni e Governo non responsabilità ma attaccamento alla poltrona"

Meloni12(ASI) «Più volte nel suo discorso Gentiloni ricorre al termine "responsabilità". Ma non è responsabile fregarsene del voto degli italiani che hanno bocciato in massa le sciagurate politiche del governo e la sua pessima riforma costituzionale. Non è responsabile promuovere gli autori della riforma a più prestigiosi incarichi di governo. Non è responsabile continuare a rivendicare le folli politiche migratorie portate avanti fino ad ora, le copiose marchette al sistema bancario e ai poteri forti, le scelte sbagliate in tema di economia e lavoro e i miliardi di euro spesi in deficit per fare marchette in campagna elettorale. Non è responsabile: è solo attaccamento alla poltrona. Contro questo governo la nostra opposizione, in Parlamento come fuori, sarà totale». Lo scrive su facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

 

Gentiloni, Rampelli (Fdi-An): "Squallido rimpasto in perfetto stile democristiano "

(ASI) "Siamo in presenza di uno squallido rimpasto in perfetto stile democristiano. Renzi non ha ancora capito che gli italiani non vogliono più saperne nulla di lui né delle sue controfigure. Desiderano solo una cosa: andare al voto". E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.

 

 

Governo, Cirielli: "Legge Elettorale e poi ridare la parola ai cittadini"

(ASI) “Dopo i milioni di no al referendum ci saremmo aspettati un chiaro segnale di discontinuità e immaginavamo che il presidente del Consiglio incaricato prendesse la strada di indicare al suo partito e al Paese la chiara volontà di un taglio netto con il passato. Anche perché, al di là del lavoro di qualche ministro, il giudizio degli italiani è stato plasticamente espresso”. È quanto ha dichiarato in Aula Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, intervenendo sulle comunicazioni del premier Paolo Gentiloni.

“In un momento in cui l’antipolitica si nutre delle debolezze della politica – ha aggiunto – sarebbe stato importante non solo nei confronti del Parlamento, ma anche nei confronti della politica buona. Evidentemente, però, la volontà del suo partito, della maggioranza, del premier uscente che rimane il dominus, la volontà di dimostrare al mondo del potere che Renzi è sempre il dominus, vi ha fatto perdere la bussola, regalando alle forze dell’antipolitica l’occasione di incanalare una rabbia che monta nel Paese”.

“Fratelli d’Italia - ha concluso Cirielli – avrà una posizione chiara, netta, di contrarietà assoluta a questo governo. La invitiamo a rispettare almeno uno dei segnali dati dal popolo il 4 dicembre, fare urgentemente una nuova legge elettorale, qualunque essa sia, che dia nuovamente la parola ai cittadini, che dia risposte concrete e oneste agli italiani, per non farli allontanare da quella politica buona di cui abbiamo bisogno per rilanciare l’Italia e per dare un futuro diverso alle generazioni che oggi ci guardano con attenzione e vi hanno bocciato, e a quelle che verranno”.

Governo, Donzelli (Fdi): "Fedeli all'istruzione insulto alla famiglia"

(ASI) "La nomina a Ministro dell'Istruzione di Valeria Fedeli, prima firmataria di un ddl su 'introduzione dell'educazione di genere', rappresenta un insulto alla famiglia e alla nostra civiltà, oltre che una grave forzatura in questa fase politica. Diffidiamo il ministro a intraprendere azioni nella direzione indicata dall'iniziativa di legge: se lo farà non staremo a guardare e agiremo di conseguenza per impedire la legittimazione della cultura gender". E' quanto afferma il coordinatore dell'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, commentando la nomina di Valeria Fedeli al Ministero dell'Istruzione, prima firmataria del ddl 1680, depositato al Senato nel novembre del 2014.

"L'idea di introdurre la cultura gender nelle scuole e nelle università è raccapricciante - sottolinea Donzelli - nella proposta del Ministro Fedeli si definisce la 'differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza' uno 'stereotipo' e un 'pregiudizio'. Si tratta dell'introduzione di un vero e proprio indottrinamento obbligatorio che, se adottato, correrebbe sulla strada spianata dalla legge Cirinnà: la parola 'genere' appare ben 48 volte. Senza contare che vengono previsti 'corsi di formazione obbligatoria' per docenti e personale scolastico: 10 milioni di euro di soldi pubblici andrebbero a finire alle associazioni Lgbt, le uniche che svolgono queste attività. E in totale la copertura finanziaria è valutata dallo stesso provvedimento in 200 milioni di euro. Faremo le barricate contro chi, dietro la finzione del governo di scopo o della condivisione, tenta di sventrare la cultura della famiglia con teorie strampalate - conclude Donzelli - si nasce maschio o femmina, non è possibile scegliersi il genere d'appartenenza".

Redazione Agenzia Stampa Italia

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