(ASI) ROMA, - “Non si possono distruggere 190mila piccole imprese e mandare sul lastrico oltre 200mila lavoratori per una direttiva Ue che rappresenta il volto peggiore dell’Europa tecnocratica. Il Continente sta andando in pezzi perché non ascolta le esigenze reali dei suoi cittadini e si piega invece di fronte ai diktat del grande capitale internazionale. Ecco perché saremo in piazza, domani a Firenze, assieme ai rappresentanti del commercio ambulante per protestare contro l’applicazione della Bolkenstein per il settore”. Lo fanno sapere i parlamentari M5S che interverranno, nel pomeriggio di martedì, alla manifestazione del capoluogo toscano, ore 15 in Piazza delle Cascine, con una delegazione guidata dal deputato Ivan Della Valle.


“E’ assurdo equiparare il suolo pubblico alle risorse naturali limitate. E soprattutto è inconcepibile l’apertura del settore alle multinazionali che potrebbero presto cancellare le piccole imprese familiari italiane, il cuore pulsante che da sempre caratterizza il tessuto storico del nostro commercio su strada”, spiega il portavoce Della Valle.
“Noi ci siamo e continueremo a sostenere l’ambulantato in questa battaglia per la loro sopravvivenza e il loro futuro”, chiude il deputato M5S piemontese.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere